I tecnici del settore giovanile e della scuola calcio del Sambuceto a “scuola” per un giorno.
Una rappresentanza dello staff tecnico viola ha infatti partecipato alla giornata formativa organizzata nell’ambito del progetto Carpi Unversity School of Soccer a Roma.
“Insegnante” d’eccezione dell’appuntamento è stato Massimo De Paoli, responsabile dell’area tecnica del Brescia.
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All’evento, tenutosi a Roma lo scorso weekend, hanno preso parte il responsabile tecnico del settore giovanile viola, Daniele Centofanti, gli allenatori dei Pulcini 2006 e 2007, Filippo D’Alesio e Alfonso Basile, e la responsabile dei Tigrotti (2010-12), Daniela D’Amico.
E a illustrare i dettagli della giornata formativa con De Paoli è proprio l’allenatore dei Pulcini 2006, Filippo D’Alesio, che si sofferma anche sulle dinamiche apprese durante il corso: «Il mister ci ha presentato la sua metodologia e filosofia su come intendere il calcio all’interno di una scuola calcio. L’obiettivo è quello di rispettare la crescita naturale dei bambini, e non creare quindi dei “robot”. Il suo metodo si pone infatti a metà strada tra le regole e il gioco libero».
Sull’utilità della giornata vissuta accanto a un “addetto ai lavori” che da decenni frequenta e insegna nel mondo del calcio, D’Alesio non ha dubbi: «È stato molto interessante, poiché si tratta di una persona che ha avuto grandi esperienze nei settori giovanili, compreso quello dell’Inter, con il quale ha avuto a che fare con talenti del calibro di Santon, Destro e Caldirola. Per me ha rappresentato una bella esperienza nella quale è stato possibile confrontarsi con una persona che “mastica” calcio e che vive la sua passione per questo sport ogni giorno».
Per il giovane tecnico viola, che già in passato proprio a Sambuceto ha seguito altri corsi formativi dedicati ad allenatori e responsabili tecnici, le esperienze accumulate in tali appuntamenti risultano fondamentali anche per sviluppare un proprio “pensiero” sui metodi di insegnamento dello sport ai più piccoli.
E il suo pensiero sembra essere in linea con i concetti appresi anche nell’ultimo appuntamento con l’esponente del Brescia calcio: «L’esperienza con De Paoli mi ha riconfermato alcuni concetti che avevo già appreso in passato. Il calcio nelle scuole giovanili non deve essere improntato sul considerare i bambini come dei “piccoli adulti”, ma nel valutarli per quello che sono e nel loro processo di crescita».
Un ultimo ma fondamentale aspetto rimarcato da D’Alesio riguarda anche l’approccio allo sport da inculcare nei piccoli già a partire dalla scuola calcio: «Durante gli allenamenti, all’interno di alcune regole, bisogna sviluppare il gioco libero, ed è questo ciò che cerco di riportare e utilizzare anche coi miei Pulcini. Anche se a volte questa metodologia non riesce a dare frutti immediati per quanto concerne una vittoria in una partita, di sicuro potrà creare degli “uomini” nel futuro, e non dei semplici calciatori. Vincere le partite a questa età non è fondamentale», spiega l’allenatore dei Pulcini del Sambuceto, «è importante che i bambini inizino a sviluppare una “filosofia” di gioco, e agire su altri aspetti come quello del “coraggio”. Per questo ritengo che, sul fronte opposto, i tecnici debbano preparare le sedute di allenamento in anticipo, e creare una scaletta ben precisa su come gestire anche il tempo a disposizione con i bambini».