«È stata una partita importante perché abbiamo sorpassato il Novara ma non dobbiamo esaltarci per questo». Così l’allenatore del Pescara Massimo Oddo al termine della partita casalinga contro il Livorno che regala la quinta vittoria consecutiva ai biancazzurri.
«Eravamo un po’ lenti, ma la squadra sta crescendo mentalmente. Nonostante loro fossero chiusi e arroccati la squadra non ha perso la pazienza e ha continuato a giocare fino al 90′ palla a terra. Mitrita sta crescendo tanto e quando entra può fare la differenza, è un ragazzo che bisogna guidare e se ci avete fatto caso l’ho messo sulla fascia vicino alla mia panchina. Non gli manca nulla dal punto di vista tecnico. Fornasier l’ho visto bene in settimana e per me sono tutti dello stesso livello. Cocco ha tirato il rigore perché l’ho imposto io».
Soddisfatto anche l’argentino Campagnaro: «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e nonostante il gol non ci siamo scomposti. Sono 3 punti che contano tantissimo e alla ripresa non è mai facile. Spolli lo conosco se arriva sicuramente ci darà una mano ma non l’ho consigliato io».
Grande emozione per il bomber Cocco che ha trovato il primo gol stagionale restando anche incastrato a un cartellone pubblicitario sfondato con un calcio per esultare: «Tutti mi sono stati vicini, un grazie a tutti, dal presidente ai compagni, alla maggior parte dei tifosi. Sono molto contento e dedico il gol a mio padre che è venuto a mancare qualche anno fa. La mancanza di gol stava diventando una situazione pesante, ci pensavo giorno e notte. Non ho mai pensato di andare via, mi sto ritagliando spazi in più e sinceramente non mi va di lasciare questa maglia. In 10 è stato più difficile, ma abbiamo dato una prova di carattere. In alto ci vogliamo stare e c’è un ottimo gruppo che è ingrediente fondamentale per fare qualcosa di importante».
Il tecnico del Livorno, Bortolo Mutti, non ci sta e critica alcune scelte arbitrali: «Dopo aver lavorato per 15 giorni in un modo ti ritrovi dopo 2 minuti a dover giocare in 10, poi il rigore di Mitrita è inesistente visto che si è tuffato. In queste condizioni poi è stato tutto più difficile. Rimane l’amarezza perché la gara è stata decisa da episodi. È la cattiveria che ci perseguita. A livello difensivo siamo stati bravi con buone ripartenze nelle quali abbiamo avuto poca lucidità. Sono legato a Pescara e volevo andar via con un risultato positivo. Siamo sulla strada giusta ma la classifica si fa pesante».
Benedetto Gasbarro
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