La risalita del Pescara verso il calcio che conta si è resa molto complicata negli ultimi anni, ma forse la stagione in corso potrà regalare qualche soddisfazione in più agli abruzzesi. Era il 2021 quando la squadra retrocesse in Serie C e Luca Matteassi divenne il nuovo direttore sportivo. Sotto la guida di Gaetano Auteri il ritorno in B sembrava una formalità al termine del girone d’andata, tuttavia il Delfino conobbe una crisi importante e finì col lottare semplicemente per la qualificazione ai playoff, mentre il tecnico fu addirittura esonerato. Dopo i pareggi con Carrarese e Gubbio, fatale fu il doppio con la Feralpisalò. Lo scorso giugno, quindi, è stato nominato come nuovo allenatore Alberto Colombo, reduce da un’esperienza brillante al Monopoli. Il ritorno di Daniele Delli Carri in qualità di direttore sportivo ha ulteriormente entusiasmato la piazza, che oggi sogna a ragione in grande.
Il Pescara si trova nel girone C della Serie C e mai come stavolta vuole avvicinarsi il più possibile alla Serie B. Arrivare primi nel raggruppamento significherebbe conquistare la promozione diretta, ma il Catanzaro si sta distinguendo per un rendimento nettamente al di sopra delle aspettative e difficilmente mollerà la presa. Anche il Crotone sembra avere qualche marcia in più rispetto agli abruzzesi. In ogni caso, il Pescara non può pensare solo agli altri: dopo il successo in trasferta sulla Turris sono arrivate diverse sconfitte consecutive, di cui una proprio per mano del Catanzaro.
Ad ogni buon conto, le statistiche del Pescara fanno ben sperare per il futuro. Nelle prime 17 giornate di Serie C i ragazzi di Colombo hanno messo a segno 29 reti, subendone 18. Numeri risibili se paragonati a quelli del Catanzaro, che ha realizzato una cinquantina di gol subendone meno di 10, ma le carte in regola per coltivare il sogno della promozione ci sono tutte. Le formazioni dalle quali bisognerà guardarsi sono soprattutto il Giugliano, la Juve Stabia e l’Audace Cerignola.
Indubbiamente, tra le compagini che popolano il girone C il Pescara è una delle più accreditate in assoluto. La storia del club parla per sé. Sono 7 le presenze in Serie A e ben 39 quelle nel campionato cadetto, peraltro vinto in 2 occasioni: nel 1987 (a pari merito con il Pisa) e nel 2012, quando sulla panchina del Pescara c’era un certo Zdenek Zeman e in campo sfilavano grandi nomi del calibro di Ciro Immobile, Marco Verratti e Lorenzo Insigne. I tempi d’oro del Delfino.
Il valore tecnico della squadra di oggi è distante anni luce da quello di 10 anni fa, ma è più che sufficiente per imporsi in Serie C. Anche dalle quote sul calcio si vede che il Pescara è spesso favorito nei pronostici, persino quando deve giocare in trasferta. Insomma, la forza di questa squadra è oggettiva e viene facilmente riconosciuta anche dagli addetti ai lavori. D’altro canto, il Pescara è stata una delle prime squadre a superare il tetto delle 10 vittorie in questo girone. Adesso bisogna solo ritrovare la continuità e non sperperare tutto come accaduto nella passata stagione, quando il sogno si è interrotto a metà.
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