I biancazzurri mettono le ali. Se nella famosa pubblicità era la Red Bull a mettere le ali, questo Pescara prende il volo grazie alle magie di Gianluca Lapadula, vero e proprio mattatore del match. La squadra di Oddo vince seppur non eccedendo per 3-1 su un Bari remissivo che solo di rimessa ha impensierito la retroguardia del Pescara.
Dopo il vantaggio di Lapadula nel primo tempo, il Bari pareggia subito nella rièresa con De Luca. Poi però ancora una volta lo spirito battagliero del Pescara ha la meglio e Caprari infila il gol del sorpasso. Nei minuti finali ancora una volta Lapagol fissa il risultato sul definitivo 3-1.
Il Pescara nel primo tempo non ha corso moltissimi pericoli, grazie anche ad una buona forma fisica messa in campo dai ragazzi di Oddo. Squadra quadrata e aggressiva, abile ad attaccare gli spazi e chiudere tutte le linee di passaggio dei galletti del pescarese Camplone. Il Bari dopo circa 17 minuti perde per infortunio l’esperto Contini, bloccato da un problema muscolare che ne ha compromesso il proseguo del match.
Il primo assolo dei pescaresi arriva grazie alla premiata ditta Caprari-Lapadula; l’ex Romanista pesca il capocannoniere del campionato in piena area di rigore ma non riesce a correggere in rete. La risposta del Bari arriva dai piedi di Rosina che calcia alto dopo una percussione di De Luca. Il Pescara spinge sull’acceleratore e passa in vantaggio. Lancio millimetrico di Caprari che lancia sul filo del fuorigioco Lapadula che aggancia e supera Guarna con un tocco di destro. La squadra di Camplone colpita nell’orgoglio prova sommariamente a trovare il gol del pari, ma solo De Luca ci prova di testa costringendo Fiorillo a mettere la sfera in angolo.
La ripresa è ancora più emozionante; il Bari riesce subito a pareggiare all’ottavo con un colpo di testa di De Luca che sorprende Fiorillo con un preciso pallonetto. Il gol del pari destabilizza temporaneamente il Pescara che soffre le ripartenze del bari che sfiora anche il gol del vantaggio con l’ex Maniero, che trova ispirato Fiorillo che di piede respinge. Nonostante ciò, ancora una volta Lapadula inventa l’assist vincente per Caprari che trafigge Guarna con un preciso diagonale, regalando ai 13mila dell’Adriatico la gioia del nuovo vantaggio.
L’Adriatico in festa esplode definitivamente nei minuti di recupero quando ancora una volta un sontuoso Lapadula fissa il risultato sul 3-1 con uno splendido “scavetto”, ben servito dal giovane Mitrita. La contesa si chiude e il Pescara può festeggiare la settima vittoria consecutiva, eguagliando il record di Zeman nella stagione della promozione in serie A.
Riccardo Di Persio
TABELLINO
PESCARA: Fiorillo, Fornasier, Campagnaro (29’st Vitturini), Zuparic, Zampano, Memushaj, Torreira, Verre (18’st Verde), Benali (18’st Mitrita), Caprari, Lapadula. A disp: Aresti, Bruno, Verde, Cocco, Mandragora, Selasi, Vitturini, Mitrita, Di Nicola. All. Oddo
BARI: Guarna, Donkor, Di Cesare, Contini (17’st Rada), Di Noia, Defendi, Porcari, Valiani, Rosina, Maniero (25’st Puscas), De Luca (32’st Sansone). A disp: Micai, Boateng, Minala, Puscas, Sansone, Rada, Tonucci, Gemiti, Dezi. All. Camplone
Arbitro: Davide Ghersini di Genova.
Reti: 30’pt Lapadula, 8’st De Luca, 34’st Caprari, 47’st Lapadula.
Ammoniti: Defendi, Donkor, Di Noia, Verre, Campagnaro, Di Cesare, Rosina, Valiani.
Note: circa 13.000 spettatori; 1.800 circa i sostenitori del Bari
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