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Perugia-Pescara, la trasferta di 900 tifosi e la gioia per la cura del dottor Oddo

Le emozioni vissute al Curi di Perugia sono difficili da raccontare. Per tutti i 900 supporter biancazzurri la giornata di martedì 26 maggio 2015 resterà ben impressa nelle menti per molto tempo. Martedì, giorno lavorativo, ora della partita 18:30, tutte condizioni che non di certo potevano avvicinare la gente allo stadio. Ma chi è letteralmente malato per questo sport, ma soprattutto per i colori biancazzurri, si è saputo organizzare e dalle 14:00 circa si è dedicato al proprio amore.

Da tanto, forse troppo, tempo non si vedevano pullmann, pulmini e auto incolonnati sulla A14. Una gestione a dir poco discutibile dell’ordine pubblico rischiava di far perdere i primi minuti di gara, complice il traffico sulla tangenziale alle porte della città umbra. Qui onestamente mi viene da pensare, ma solo a Pescara ci priviamo della riserva dannunziana durante le partite per garantire l’accesso spensierato ai tifosi ospiti? Non è questo il momento delle polemiche, ma qualche precisazione si.

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Ecco che il primo tempo vede una netta supremazia del Pescara, a cui è mancato solo il goal. Una squadra ben messa in campo molto attenta nel reparto difensivo dove Fiorillo non è stato mai impegnato. Il goal, in fuorigioco, subito a inizio ripresa poteva tagliare le gambe a chiunque e invece gli uomini in campo non si sono disuniti. A fare la differenza una sostituzione: l’ingresso di Brugman. A lasciargli il posto non l’ammonito Torreira ma bensì il capitano Memushaj. Per chi segue il Pescara dal ritiro precampionato questa sostituzione spiega tutto. È inutile aggiungere altro. La partita è stata ribaltata con la qualità. Quel famoso freno a mano è stato tolto e il Pescara torna a far impazzire i propri tifosi.

Non è tempo di fare processi e bilanci, c’è ancora un campionato tutto da giocare ma poi qualcuno dovrà rispondere ai tanti perché, vi assicuriamo che la lista è lunga. Il dottor Massimo Oddo ha ridato nuova linfa a una squadra letteralmente morta, lui campione del mondo e, particolare che sfugge ai più, uno dei pochi laureati in questo mondo dello sport. Solo qualche anno fa, il tecnico del Delfino ha conseguito la laurea in “Scienze giuridiche, economiche e manageriali dello sport” nella sede di Teramo. Tra Oddo, il suo staff e Pescara c’è feeling e al triplice fischio finale, è scoppiata la festa. Tutti i presenti si sono letteralmente trasformati, il bello del calcio è questo. Venerdì di nuovo in campo contro il Vicenza. Il sogno continua.

Benedetto Gasbarro

PescaraPost

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