Al commissario tecnico della Nazionale italiana di pallanuoto Sandro Campagna non basta più portare, per il terzo anno consecutivo, gli azzurri a Pescara nel complesso sportivo Le Naiadi per uno stage di allenamento, ma gli piacerebbe anche poter disputare una partita internazionale dell’Italia, all’interno di un impianto che ritiene tra i migliori in circolazione e in una città con la passione verso questo sport che tante gioie ha regalato in passato.
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«Qui a Pescara mi sento a casa», sottolinea Campagna, che oggi, martedì 5 luglio, terminerà lo stage di allenamento che i suoi ragazzi hanno svolto per una settimana alle Naiadi in vista dell’Olimpiade di Rio de Janeiro del prossimo mese, «la città si dovrebbe dar da fare per portare una partita internazionale dell’Italia qui. Vanno bene gli allenamenti ma una partita con gli spalti pieni di migliaia di persone avrebbe tutto un altro sapore. Questo è un posto ideale per allenarsi, ci sono 2 piscine, una coperta e l’altra scoperta». Invito che viene raccolto dal direttore delle Naiadi Luciano Di Renzo.
Questi gli azzurri presenti alle Naiadi e che ieri pomeriggio hanno disputato un incontro amichevole di fronte a centinaia di tifosi: Marco Del Lungo, Alessandro Nora, Christian e Nicholas Presciutti (An Brescia), Gabriele Vassallo e Alessandro Velotto (Cc Napoli), Stefano Luongo (Carpisa Yamamay Acquachiara), Matteo Aicardi, Massimo Giacoppo, Andrea Fondelli, Michael Bodegas, Francesco Di Fulvio, Niccolò Gitto, Niccolò Figari e Pietro Figlioli (Pro Recco) ai quali si sono aggiunti quattro atleti rimasti ad allenarsi al Centro Federale di Ostia: Valentino Gallo, Alex Giorgetti, Fabio Baraldi e Vincenzo Renzuto.
Campagna, affiancato dal suo assistente, il pescarese Amedeo Pomilio, fa anche il punto in vista dell’Olimpiade: «Le aspettative sono alte perché noi le abbiamo alte. Sarà una competizione con 7-8 squadre che potranno puntare al podio con la Serbia che forse ha qualcosa in più».I dettagli faranno la differenza e noi in quei dettagli ci saremo. «Provo sempre una grande emozione nel tornare in questa piscina», confida Pomilio, «è bella come quando venne costruita e mi riporta alle gioie delle vittorie, ma anche alle sconfitte. Respiro sempre la stessa atmosfera che c’è in tutta la città».