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Mister, buona la seconda: Zeman e figli, stagione cruciale

È stato un anno piuttosto insolito sia a livello nazionale che europeo, per quanto concerne le panchine. Se a livello di giocatori è stato un vero e proprio terremoto, culminato col faraonico passaggio di Neymar dal Barcellona al Psg (e non è ancora finita), in panchina ecco che le cose sono diametralmente opposte. Pochissimi movimenti, quasi nessuno di rilievo, soprattutto se ciò viene rapportato con l’anno precedente quando a spostarsi erano stati pezzi da 90 come Guardiola, Mourinho, Emery, Ancelotti e Conte.

Eccezion fatta per Spalletti all’Inter e Valverde al Barcellona resta praticamente immutato lo scacchiere europeo più nobile. Una conferma delle guida tecnica che vedremo quale effetto potrà avere sul rendimento delle rispettive squadre. Una indagine sugli allenatori compiuta da Bwin rivela come chi ha terminato fra le prime cinque posizioni nel primo anno ha ottime possibilità di confermarsi nella stagione seguente, ma resta difficilissimo arrivare al titolo. In questo, vero specialista, è José Mourinho: ci è riuscito al Porto, Chelsea, Inter e Real: in questa seconda annata allo United i presupposti sono già dei migliori, con un due su due in Premier e testa della classifica, l’unico fra i big.

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Chi vivrà la sua seconda stagione nella Serie B italiana alla guida del Pescara sarà Zeman. In realtà il boemo è subentrato a Oddo la passata annata e 5 anni fa portò gli abruzzesi in A al termine di un anno incredibile e sfornando talenti come Insigne, Immobile e Verratti. L’esperto tecnico è supportato da un’ulteriore statistica di Bwin, secondo cui ha più probabilità di far meglio l’allenatore subentrante rispetto a chi sarebbe stato confermato. Zeman conosce bene la piazza, ha già vinto il duro campionato cadetto e ha l’esperienza giusta per rilanciare il progetto del Pescara.

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Il tecnico boemo sarà alla guida di una delle favorite per la promozione diretta, o tramite playoff e rappresenta una garanzia nel lancio di giovani talenti e nell’espressione di un gioco che possa divertire ed esaltare le buone individualità a disposizione della società di Sebastiani. Eguagliare l’impresa del 2012 non sarà semplice, in seguito alla quale Zeman passò alla Roma.

In Italia chi dovrà migliorarsi al secondo anno è senza dubbio Montella, soprattutto in seguito alla faraonica campagna acquisti che ha portato in dote gente come Bonucci, Biglia e Kalinic. Migliorare la sesta posizione dell’anno scorso è semplice, ma non può bastare: obiettivo principale tornare in Champions, per farlo dovrà piazzarsi fra le prime quattro a fine anno. Ma dopo gli oltre 200 milioni investiti è lecito attendersi anche qualcosa di più. Ultima, interessante statistica bwin: chi scampa per un pelo dalla retrocessione (Crotone e Genoa) ha ottime possibilità addirittura di arrivare nella parte sinistra della classifica l’anno seguente.

Nicola e Juric possono sognare in grande.