Curiosità & tennis: che binomio!
Il Roland Garros si è appena concluso con l’ennesima epica vittoria di Novak Djokovic (uno dei principali favoriti della vigilia) e si attende con trepidazione il prossimo Slam: tra le scommesse per Wimbledon, in partenza il prossimo 3 luglio, il serbo sembra essere il favorito assoluto.
Mentre aspettiamo ansiosamente questo evento prestigioso, immergiamoci nelle curiosità più strane che il mondo del tennis ha da offrire, compreso il record epico della partita più lunga tra John Isner e Nicolas Mahut. Preparatevi a scoprire il lato insolito di questo sport!
La maratona tra Isner e Mahut
Iniziamo con un record entrato negli annali del tennis. Nel 2010, John Isner e Nicolas Mahut si sono affrontati nel primo turno del torneo di Wimbledon in una partita che ha stabilito il record come la partita più lunga di tennis: il match è durato ben 11 ore e 5 minuti, estendendosi per tre giorni consecutivi.
I due tennisti hanno combattuto senza sosta, con scambi lunghi e una tenacia incredibile, come dimostrato anche dal punteggio finale: 6-4, 3-6, 6-7, 7-6, 70-68 in favore di Isner. Questa epica battaglia ha superato ogni limite di resistenza e ha catturato l’attenzione del mondo intero, diventando un simbolo di perseveranza nel tennis.
Australian Open: vittoria con nuotata nel fiume Yarra
Dopo la sua storica vittoria degli Australian Open 2016, Angelique Kerber decide di festeggiare immergendosi nel fiume Yarra, vicino alla Rod Laver Arena. Indossando un costume intero color turchese, la tennista tedesca ha emulato la tradizione avviata da Jim Courier, un altro campione di tennis che si era tuffato nel fiume dopo le sue vittorie nel torneo negli anni ‘92 e ‘93.
Nonostante l’avvertimento sulle condizioni dell’acqua, Angelique ha posato per le foto ufficiali nel parco vicino al fiume; infatti, il fiume Yarra, con la sua ricca fauna selvatica, è un luogo frequentato da residenti e turisti, ma nuotarci è fortemente sconsigliato.
1973: la battaglia dei sessi
La leggendaria “Battaglia dei Sessi” nel tennis, che si è svolta il 20 settembre 1973, è stata una delle partite più famose e controverse della storia: la sfida tra i sessi tra la campionessa statunitense Billie Jean King e l’ex numero uno del mondo Bobby Riggs. Riggs, che aveva 55 anni e si era ritirato dal tennis professionistico da tempo, aveva sfidato King, che ne aveva 29 e all’epoca era una delle migliori giocatrici del momento, sostenendo di poterla battere facilmente grazie alla sua presunta superiorità maschile.
King ha accettato la sfida e ha vinto per 6-4, 6-3, 6-3 davanti a un pubblico di oltre 30 mila spettatori allo stadio Astrodome di Houston. La partita è stata seguita da oltre 50 milioni di telespettatori negli Stati Uniti e ha avuto una grande risonanza mediatica e sociale, contribuendo a promuovere il movimento femminista e la parità tra i sessi nello sport.
Questo evento ha anche ispirato il film omonimo del 2017, con Steve Carell ed Emma Stone nei ruoli principali.
Wimbledon 1974: Nastase gioca con un ombrello sulla testa
Nel corso della sua carriera tennistica, Ilie Nastase si è sempre distinto non solo per le sue abilità sul campo, ma anche per il suo spirito di intrattenimento. Durante il quarto turno del torneo di Wimbledon nel 1974, il rumeno si trovava di fronte a Dick Stockton. Sotto di 2 set a 1 e con la pioggia che interrompeva continuamente il gioco, decise di prendere un ombrello da uno spettatore e giocò 2 punti tenendolo aperto sulla sua testa.
Quando gli chiesero delle sue intenzioni, Nastase affermò che non cercava di distrarre l’avversario, ma voleva solo dissipare la tensione e divertire il pubblico: questo gesto spontaneo rifletteva semplicemente il suo desiderio di offrire spettacolo e divertimento, nonostante la sconfitta imminente.
Anche dopo tanti anni, la scena dell’ombrello è ancora ricordata dagli appassionati, dimostrando che Nastase ha lasciato un segno non solo per le sue abilità tennistiche, ma anche per il suo spirito divertente.
Wimbledon 2010: l’urlo dello spettatore provoca l’ilarità generale
Durante Wimbledon 2010, si è verificato uno dei momenti più divertenti nella storia del tennis. Era in corso la sfida tra Andy Murray e Tobias Kamke, quando uno spettatore ha improvvisamente iniziato a urlare “Come on, Tim” dagli spalti. Sebbene non ci fosse nessun giocatore di nome Tim in campo, questo gesto ha scatenato risate tra il pubblico e persino l’arbitro di sedia non ha potuto resistere.
L’uomo responsabile di tutto ciò ha spiegato:
“Ho notato che tutti gridavano i nomi dei giocatori sul campo e ho pensato che sarebbe stato divertente gridare un nome immaginario. Il resto è storia, credo”.
Insomma, un momento di puro divertimento, tipico dei grandi tornei.
Queste curiosità mostrano il lato straordinario del tennis, uno sport antico che riesce tutt’ora ad affascinare milioni di appassionati in tutto il mondo. Che si tratti di eventi storici o di situazioni impreviste, il tennis continua a dimostrare che la sua magia si trova anche nei dettagli più insoliti: ogni partita ha qualcosa da raccontare e ogni momento può portare a esperienze uniche. Quindi, la prossima volta che assisterete a una partita di tennis, provate a respirare anche la storia e le emozioni che riserva uno degli sport più affascinanti al mondo.