Solidità, unione d’intenti e progettualità: questi i tre punti cardine che negli ultimi anni stanno permettendo alla Folgore Sambuceto di raggiungere, anche con un discreto anticipo, i traguardi prestabiliti.
L’ultimo in ordine di tempo, per una società la cui storia prende avvio nell’ormai lontano 1958 (come Polisportiva GEA Sambuceto), è il ritorno in Eccellenza dopo ben 22 anni di assenza.
I viola di San Giovanni Teatino hanno infatti celebrato, con ben quattro turni di anticipo rispetto alla fine del campionato, il prestigioso rientro nella quinta serie dopo i fasti dei primi anni Novanta, vincendo quindi il girone B di Promozione con 16 punti di vantaggio rispetto alle principali avversarie.
Il tutto, come si diceva, è frutto di una capillare programmazione, e di una compagine societaria solida e unita. L’attuale presidente Sandro Cacciagrano, il direttore generale Augusto Di Francesco, il direttore sportivo Gabriele Liberatore, e il co-presidente Giustino Ciarciaglini sono, a livello societario, i principali artefici dell’ascesa della Folgore negli ultimi anni.
In campo, invece, il direttore d’orchestra da ormai due stagioni è l’allenatore Franco Bianchi, coadiuvato dal suo fedele “secondo” Massimo Tortora, dal collaboratore Giorgio Marchetti, dal preparatore dei portieri Simone Pettinari, e dal fisioterapista Lorenzo Galassi.
A questi, proprio nell’ultima stagione si è aggiunta la nuova figura del team manager Nicola Zirpolo.
Lo scorso campionato, partendo dall’obiettivo di una salvezza tranquilla, i viola hanno letteralmente sfiorato gli spareggi promozione.
La scorsa estate, invece, la dirigenza della Folgore ha deciso di alzare l’asticella, puntando a un posto nei playoff. La truppa del capitano Briosci ha però ancora una volta scelto di non accontentarsi del traguardo minimo stabilito, e oggi la squadra ha letteralmente dominato il girone B di Promozione, spiccando il volo verso l’Eccellenza con quattro giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato.
La rosa viola è composta, partendo dalla porta, da D’Ettorre, alias “Psycho”, con un passato nel Chieti, e dal recordman Segalotti, uno che la maglia del Sambuceto ce l’ha davvero cucita addosso, poiché ha appena concluso la sua diciannovesima stagione a San Giovanni Teatino.
La difesa si regge invece sui due pilastri Briosci e Silvaggi, supportati,tra gli altri, da fuoriquota d’eccezione come Corneli e Alfini, e il sambucetese doc Di Bartolomeo.
Sulla linea mediana la formazione di Bianchi difficilmente prescinde dai piedi del “faro” Di Martile, coadiuvato in reparto da numerosi e importanti innesti giunti nell’ultimo anno, come Calabrese, Serafini, Fedele, Argento e i giovanissimi Spadaccini (ex Giulianova) e Montagna, quest’ultimo proveniente dalla Berretti del Lecce.
L’artiglieria pesante nei pressi della porta avversaria vede la presenza dell’ariete Maraschio, il duttile Vaccaro, il prezioso jolly Bucceroni, e Simone Di Nardo, che quest’anno ha dimostrato a suon di reti e assist tutto il suo valore dopo essere “rientrato” per la terza volta a Sambuceto.
In rosa, oltre a diversi elementi interessanti, spicca anche la presenza del figlio d’arte Mattia Di Francesco, ala classe 1997, che spera di seguire le orme di suo padre Eusebio, grande centrocampista e attuale allenatore del Sassuolo in A.