Domenica scorsa non ha potuto dare il suo apporto in prima persona a causa di un infortunio, ma dalla sua posizione privilegiata ha potuto osservare e festeggiare la vittoria del suo Sambuceto in trasferta col Martinsicuro.
Florian Legnini, fermo ai box ancora per qualche giorno per uno stiramento all’adduttore, è pronto a tornare ad allenarsi, e allo stesso tempo ad analizzare una vittoria importante ottenuta dai viola anche grazie all’ottima prestazione degli avversari, che a dispetto di una classifica deficitaria, si sono rivelati ostici e ben messi in campo: «È stata una partita dura e fisica, il Martinsicuro aveva preparato molto bene la partita, e ha saputo limitarci nei nostri punti di forza. Dal canto nostro siamo stati bravi a soffrire e a vincere e a portare a casa i 3 punti. Ogni partita è difficile», prosegue il difensore, «soprattutto in queste categorie. Anche quando si va a incontrare l’ultima in classifica nessuno ti regala niente».
In questa prima parte di stagione il Sambuceto, a prescindere dagli uomini scesi in campo, sta dimostrando di avere un’ottima difesa, come certificato dai pochi gol subiti sin qui, ma per Legnini il merito è tutt’altro che da ascrivere solamente ai difensori: «Il segreto di questo non parte dalla difesa ma da tutto il lavoro che c’è dietro, dal mister e dallo staff, dall’attacco e dai centrocampisti. Stiamo dimostrando di avere una buona difesa, ma non andiamo da nessuna parte senza l’aiuto di tutti. Ed è per questo che posso dire che siamo un ottimo gruppo, che oserei definire una famiglia».
Se le cifre relative alla difesa sono molto buone, risultano addirittura ottime quelle relative all’attacco, che vede il Sambuceto al primo posto per i gol fatti (al pari della capolista Chieti), e che, a parte i “bomber di professione” come Lalli e Criscolo, ha mandato in rete diversi altri giocatori.
Una vera e propria cooperativa del gol quella viola, della quale è entrato a far parte anche lo stesso Legnini, autore di un gol in campionato: «Credo sia il frutto di quello che facciamo in allenamento. Proviamo a fare bel gioco e a portare più persone possibili nell’area avversaria. È quindi una sorta di conseguenza quella di veder segnare non soltanto gli attaccanti ma anche gli altri».
Nel complesso, i numeri recitano 28 punti conquistati in 15 partite giocate e un secondo posto in classifica in Eccellenza alle spalle dei neroverdi teatini. Il centrale classe 1995 analizza così i suoi primi mesi di esperienza alla Cittadella dello Sport, svelando anche i motivi che lo hanno spinto alla scelta di vestire il viola, e la conferma delle aspettative della vigilia, con un occhio proiettato anche agli obiettivi a medio e lungo termine della squadra: «Quando ho scelto di venire a Sambuceto sapevo che le ambizioni fossero importanti, e mi aspettavo un campionato molto positivo sia per i giocatori che già erano stati inseriti in rosa che per mister Del Zotti. L’allenatore e il suo staff hanno proposto di fare un bel gioco e di provare a fare la differenza proprio tramite questo. Quello che vediamo in campo ogni domenica è il frutto del lavoro che stiamo facendo. Attualmente meritiamo la posizione che abbiamo e sappiamo che dobbiamo continuare così se vogliamo toglierci delle soddisfazioni, perché secondo me ne abbiamo le possibilità e le potenzialità».
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