Quattro reti segnate nelle ultime tre partite: il Sambuceto si gode lo stato di grazia di Alessio Criscolo.
Al suo primo anno in viola il giocatore sta mettendo in mostra numerose qualità non soltanto in campo, ma anche umane, come quella dell’umiltà, come dimostrano le sue parole quando gli si chiede se quello che sta vivendo è un momento “magico” a livello personale: «Sì, mi sento bene ed è tutto merito della squadra e dello staff che mi mettono nelle condizioni migliori giorno dopo giorno».
Giunto alla Cittadella dello Sport con l’etichetta di “jolly d’attacco”, Criscolo sta dimostrando in campo di essere un jolly non soltanto lì davanti, ma praticamente a tutto campo.
Oltre alla fase di finalizzazione (certificata dalle quattro “firme” sui tabellini delle ultime gare), Criscolo con grande spirito di abnegazione si sta mostrando sempre pronto a dare una mano dietro, tornando anche a recuperar palloni e a cercare di contrastare eventuali offensive ospiti.
Dettami ovviamente provenienti da mister Del Zotti e dal suo staff, ma che hanno trovato nel giocatore ex River “terreno fertile”, data la sua predisposizione: «Sono dell’idea che quando scendi in campo devi dare il 100% in ogni occasione e in qualsiasi ruolo. Se sei attaccante devi dare anche una mano dietro all’occorrenza, e viceversa. In pratica ognuno deve poter fare e dare tutto».
Dopo la vittoriosa trasferta contro l’Amiternina, per la truppa viola si prospetta il ritorno alla Cittadella dello Sport di Sambuceto, dove domenica prossima Criscolo & Co. affronteranno il Cupello, già “bestia nera” dei viola in questo inizio di stagione.
Ecco quindi come l’attaccante analizza il prossimo impegno dei suoi: «Prevedo una partita tosta, difficile, anche perché è la terza volta che incontriamo il Cupello quest’anno. Nelle prime due sfide in coppa abbiamo raccolto una sconfitta e un pareggio quindi, sportivamente parlando, abbiamo un “conto in sospeso” a livello di risultati. Loro di certo ce la metteranno tutta e quindi sarà dura, mentre per noi, venendo da 4 vittorie consecutive, sarà difficile mantenere i ritmi: in pratica è la partita più difficile da affrontare. Se lavoriamo bene e come sappiamo fare, giorno dopo giorno e allenamento dopo allenamento, però, ce la possiamo fare».
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