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Tifosi Pescara, contestazione a squadra e società al porto turistico: interviene la polizia [FOTO]

Contestazione dei tifosi del Pescara calcio nella serata di oggi, lunedì 12 dicembre.
I supporter dei biancazzurri si sono infatti radunati nei pressi del porto turistico, dove proprio in serata era stata organizzata la cena di Natale con squadra, staff e vertici societari presenti.
Per vedere la galleria di foto clicca sull’immagine qui di seguito:

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Contestazioni pesantissime e un corteo con tanto di striscione con la scritta “vergognatevi” esposto.
Sono stati fatti esplodere anche dei petardi e accesi dei fumogeni, mentre alcuni facinorosi avrebbero anche preso a calci le auto di alcuni giocatori.
Uno dei primi ad arrivare al porto turistico è stato l’allenatore Massimo Oddo al quale i tifosi hanno chiesto di mettere l’auto di traverso e di impedire il passaggio di tutti gli altri motivando con il fatto che non ci sarebbe niente da festeggiare vista la situazione della squadra.

Poco dopo l’inizio della contestazione sul posto sono giunti i poliziotti della Digos e numerose pattuglie che hanno presidiato l’area.
I tifosi sono esasperati dalla mancanza di vittorie da parte della squadra (l’unico risultato pieno acquisito nel campionato 2016-17 è infatti lo 0-3 con il Sassuolo di fine agosto, giunto a “tavolino”, dato che sul campo i biancazzurri erano stati sconfitti dalla squadra dell’ex Di Francesco).

Otto punti conquistati in totale in 16 incontri disputati fino a questo momento (con un cammino che, oltre alla vittoria a tavolino di Sassuolo, risulta costellato da 5 pareggi e ben 10 sconfitte), condito anche dalla sterilità dell’attacco, sono le cartine di tornasole della stagione biancazzurra nel campionato di Serie A.
Una classifica che, dati alla mano, risulta addirittura peggiore rispetto a quella dell’ultima nella massima serie iniziata con Stroppa in panchina (e culminata con l’amara retrocessione in serie B dopo un solo anno), sta quindi contribuendo ad agitare gli animi dei tifosi, che quindi sono scesi in strada per manifestare il loro disappunto.