Si chiama Billy ed è un cane di piccola taglia che nel dicembre del 2014 venne gettato in un cassonetto per la raccolta dei rifiuti a Pescara. A salvarlo furono le guardie zoofile volontarie della Lega Nazionale per la difesa del cane dopo la segnalazione di uno studente universitario che si accorse come qualcosa si muovesse in mezzo alla spazzatura.
Il piccolo animale, un simil pinscher con regolare microchip, venne preso in cura dai volontari e affidato in seguito a una famiglia.
Non fu complicato risalire così al proprietario che venne denunciato nonostante avesse negato di essere stato lui a compiere quel gesto crudele e avesse detto di averlo affidato a un’altra persona, senza però voler dire di chi si trattasse.
Il proprietario, dopo le indagini, è ora imputato per abbandono e tentata uccisione di animale nel processo a suo carico nel quale si è costituita parte civile proprio la Lega del Cane.
«Con la nostra presenza nel processo vogliamo assicurarci che il colpevole riceva una punizione esemplare», dice Piera Rosati, presidente della Lega del Cane, «Billy è stato molto fortunato a trovare un ragazzo che l’ha salvato, altrimenti sarebbe stato condannato a una morte certa e orribile e questo non deve essere dimenticato. Le pene per questi reati sono ancora troppo lievi, ma continueremo a combattere anche per questo nelle sedi opportune».