«La nascita della Nuova Pescara creerebbe ulteriori problemi alle tre amministrazioni coinvolte». A parlare è il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito che invita il consiglio regionale (la legge si discuterà il 24 novembre) a dire no alla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore perché «potrebbe rivelarsi un altro pasticcio amministrativo, dopo quello che è successo con la riforma delle Province».
Di Lorito spiega le sue ragioni di contrarietà alla fusione:
«Spoltore ha un bilancio sano e non vive le difficoltà finanziare dei comuni di Pescara e Montesilvano. Si tratta di condizioni, di cui gli elettori non erano al corrente nel periodo del referendum, perché completamente differenti rispetto al quadro di partenza. In molti si sono spostati a Spoltore per avere una vita meno caotica e godere di una tassazione nettamente inferiore rispetto a quella degli altri due comuni, così come un costo più basso dei servizi. Nel 2014 abbiamo anche ridotto la Tari del 20% con una raccolta differenziata quasi al 70%. Spostandoci su altri fronti, inoltre, ci preme sottolineare che a Spoltore esistono ancora ampi spazi non edificati, liberi dal cemento. Probabilmente una fusione farebbe comodo a qualcun altro ma non a noi che, pur cedendo il territorio più vasto dei tre, rischieremmo per ovvi motivi demografici di essere fortemente sottorappresentati in un futuro consiglio comunale, perdendo completamente potere decisionale rispetto al nostro territorio e alle sue specificità».