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Nuova Pescara, a un anno dal referendum è ancora tutto fermo

È passato già un anno da quando la maggioranza dei cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore si espressero chiaramente, con l’apposito referendum consultivo, a favore della nascita della Nuova Pescara con la fusione dei 3 Comuni.

Ma a distanza di dodici mesi, la politica, nonostante il chiaro messaggio recapitato dalla cittadinanza, non ha messo in atto alcuna azione per dare seguito a quella volontà.

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A riproporre l’argomento è Riccardo Mercante, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle:

«La Regione facile e veloce di Luciano D’Alfonso non si smentisce mai e ci ha permesso pochi giorni fa e, precisamente, l’undici settembre, di festeggiare il primo compleanno della mancata nascita della Nuova Pescara. È trascorso esattamente un anno dal giorno previsto, dalle norme regionali, per la presentazione, da parte del presidente D’Alfonso, della legge che avrebbe dovuto portare alla nascita della Nuova Pescara. Da allora, nonostante il deposito immediato di un nostro progetto di legge per sopperire a tale lacuna, nonostante le continue sollecitazioni in tal senso, nonostante l’approvazione, da parte dei consigli comunali dei tre Comuni, di  una mozione, proposta dai gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle, diretta a sollecitare la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, tutto è inesorabilmente fermo. Una mancanza di rispetto, da parte di D’Alfonso e della sua maggioranza, verso tutti quei cittadini abruzzesi che, lo scorso anno, hanno votato, compatti, per l’istituzione del nuovo Comune, consapevoli dei numerosi e rilevanti vantaggi che la legge prevede per le ipotesi di fusione».