«Le opere di urbanizzazione, attrezzature pubbliche o di pubblico interesse, ritenute necessarie dall’Amministrazione comunale, potranno essere realizzate fino al limite a mare delle zone libere».
Così recita il piano demaniale marittimo redatto dallo stesso Luciano D’Alfonso, oggi presidente della Regione, ai tempi in cui era alla guida della giunta comunale di Pescara, che oggi ha però presentato il Ponte del Cielo, progetto da lui fortemente voluto che prevede la costruzione di un pontile circolare nel tratto di mare antistante la spiaggia libera della Nave di Cascella.
A rivelare l’incompatibilità tra il Ponte del Cielo e il piano demaniale marittimo è Erika Alessandrini, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle: «Il Governatore presenta alla città un ponte campato per aria, che non collegherà due sponde di un fiume o due rive di uno stretto, ma sarà un semplice pontile circolare, più largo che lungo, che nemmeno può essere realizzato a causa delle norme del Piano demaniale che impediscono le costruzioni nello specchio d’acqua antistante la spiaggia e che in particolare “al fine di ristabilire i corridoi di visuale del mare vieta anche l’installazione ed il mantenimento di qualsivoglia struttura di ingombro volumetrico e/o comunque barriera visiva in corrispondenza di piazza Primo Maggio».
Secondo il M5S la Regione dovrebbe utilizzare meglio le risorse assegnate dall’Europa per il turismo e investire per opere per il rilancio turistico dell’Abruzzo. Opera che sarebbe non del tutto originale, essendo una struttura già esistente in Danimarca.
«Ormai noi Pescaresi», aggiunge la Alessandrini, «siamo abituati ai vezzi del “faraone”, che non ancora riesce a costruire piramidi, ma che vuole provare, altrettanto anacronisticamente, a lasciare un altro segno indelebile del suo passaggio politico. Non possiamo permettere altro spreco di risorse pubbliche per finanziare opere che di turistico hanno poco o nulla, sarebbe ora di smettere di utilizzare i nostri soldi per alimentare la propaganda politica di un Pd smemorato e autocelebrativo che dimentica tutte le priorità della città di Pescara».
Il Movimento 5 Stelle chiede all’amministrazione guidata dal sindaco Marco Alessandrini, di fermare quest’opera: è imbarazzante che il sindaco sia complice di un progetto irrealizzabile, figlio solo dell’ego del governatore della Regione, che continua ancora a dettare le sue priorità al Comune di Pescara».