Ponte del Cielo, centrodestra: «Ecco le ragioni per le quali non si può costruire»

Il contrasto con 5 commi di 3 articoli del piano demaniale marittimo, l’interruzione del rapporto diretto tra la Nave di Cascella e il mare (così come voluto dal Maestro che la costruì), la barriera visiva che si creerebbe e l’essere fuori contesto rispetto all’area nella quale si inserirebbe.

Queste le 8 ragioni per le quali, secondo i consiglieri Carlo Masci, Marcello Antonelli, Guerino Testa, Luigi Albore Mascia, Vincenzo D’Incecco, Eugenio Seccia, Fabrizio Rapposelli, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore dei partiti di centrodestra (Forza Italia, Ncd e Pescara Futura) il Ponte del Cielo non si potrebbe costruire.

Queste motivazioni sono state raccolte in una lettera indirizzata all’agenzia del Demanio, a quella delle Dogane, alla direzione marittima di Pescara, alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici e agli uffici comunali competenti.

L’opera prevede una passerella in legno, posta nel tratto di mare antistante la spiaggia libera della Nave di Cascella, fissata al fondo al terreno con palificazioni profonde ovvero opere non rimovibili.

Cinque i commi di 3 articoli del piano demaniale marittimo con i quali l’opera sarebbe in contrasto:

• comma 6 del 12: la costruzione di pontili deve essere fatta previa progettazione unitaria;
• comma 2 del 14: l’arenile libero deve avere una dimensione minima di 5 metri dalla linea di battigia;
• comma 3 del 14: sull’arenile libero non sono ammesse installazioni di alcun tipo;
• comma 9 bis del 15: vietata l’installazione di qualsivoglia struttura di ingombro volumetrico o barriera visiva;
• comma 22 articolo 15: tutte le opere fuori terra realizzate sull’arenile devono essere rimovibili.

Ci sarebbe un problema di carattere normativo (visto che l’opera non rispetterebbe il dettato del piano demaniale marittimo) e di carattere procedurale, nel senso che per poter derogare al piano si dovrebbe necessariamente passare dal consiglio comunale.

Il Ponte sarebbe anche una barriera visiva e creerebbe problemi a chi usufruisce della spiaggia libera nei mesi estivi con un possibile divieto alla balneazione.

Il centrodestra evidenzia anche come il milione di euro (fondi Par-Fas) non sia vincolato al Ponte del Cielo, e propone utilizzi alternativi: il completamento del Museo del Mare, i lavori al teatro d’Annunzio, per l’ex Fea, per cominciare i lavori di sfondamento della diga foranea o per i pennelli a mare.

Armando Foschi di Fratelli d’Italia invece pone un interrogativo: il pontile avrà un’altezza di un metro e mezzo e in caso di mareggiate come quella di sabato scorso con onde alte un metro e ottanta che cosa accadrà?