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Inchiesta sulla balneabilità, M5S: «Crolla il “Sistema Pd”, il sindaco si dimetta»

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e il vice sindaco Enzo Del Vecchio sono entrambi indagati dalla procura cittadina per la vicenda del divieto di balneazione firmato ma non reso pubblico lo scorso agosto.

Per il Movimento 5 Stelle è «finita la credibilità di un Sindaco e di coloro che lo circondano, è finita la fiducia in un sistema di partiti, quello della sinistra, in cui non esistono voci fuori dal coro, in cui nessuno ha avuto il coraggio o forse meglio la dignità, di alzare la voce e chiedere di sapere la verità».

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Per i consiglieri comunali del M5S, «il primo cittadino e tutti i suoi adepti hanno costruito un castello fatto di scuse e “scaricabarili” in base al quale non esisterebbero responsabilità, mancanze e forse neppure il problema».

I pentastellati tornano a criticare la posizione assunta da Alessandrini nel corso dell’ultimo consiglio comunale quando nella sua «spavalda arringa difensiva» non ha risposto se e quando abbia scritto e protocollato l’ordinanza di divieto di balneazione.

Critiche anche ai consiglieri di maggioranza perché «continuano a ripetere che i bambini non si sono ammalati, che non ci sono stati ricoveri, che i pediatri non hanno segnalato emergenze e che quindi si sta parlando di nulla, come se il problema di una mancata ordinanza esistesse solo in presenza di effetti».

Interviene anche il consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari secondo il quale il sindaco «oggi non può che assumersi le sue responsabilità e smettere di sminuire davanti ai cittadini le sue azioni e, ancora peggio le sue “non azioni”».

Il Movimento 5 Stelle in coro insiste nel chiedere le dimissioni di sindaco e giunta, ritenuto un atto dovuto e di amore verso Pescara.