Franco Marini, morto ex presidente del Senato e sindacalista: il cordoglio della politica abruzzese.
Oggi, martedì 9 febbraio 2021, è scomparso l’ex presidente del Senato ed ex segretario della Cisl, nato in Abruzzo nel 1933.
La notizia della scomparsa di Marini ha rapidamente fatto il giro del web, e da più parti sono giunti messaggi di cordoglio.
Tra questi, tra i primi a condividere un ricordo dell’ex segretario del Partito Popolare Italiano, l’attuale presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Ecco il messaggio del governatore, condiviso tramite social dalla Regione:
Il presidente della Regione, Marco Marsilio, esprime cordoglio per la scomparsa di Franco Marini.
“L’Abruzzo perde una delle sue figure più autorevoli e rispettate. A nome mio e della giunta regionale esprimo il cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, politico e sindacalista che ha svolto la sua attività raggiungendo i massimi livelli istituzionali prestando sempre particolare attenzione alla sua terra d’origine”.
Questo il messaggio di Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo:
Fina sottolinea che “se ne va un padre, un maestro, un amico. Franco Marini è stato un pilastro della Repubblica italiana, un gigante del mondo del lavoro e un grande erede del cattolicesimo democratico. Ed è stato un grande abruzzese perché in ogni ruolo che ha svolto non ha mai dimenticato la sua terra. Dei tanti episodi che ho avuto la fortuna di ascoltare da lui, nei mille incontri che abbiamo avuto, ricordo il racconto dei primi anni da sindacalista in Marsica, territorio che attraversava in bici in lungo e largo per raggiungere i luoghi di lavoro e di lotta. La voce, i consigli severi e la saggezza di Franco Marini ci mancheranno in modo insostituibile. Di certo sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica. Ciao Franco”.
Il post condiviso dal Comune di Spoltore, con le parole del sindaco Di Lorito:
Il COVID si è portato via FRANCO MARINI, un GRANDE abruzzese arrivato a ricoprire la seconda carica dello STATO. Profondo ed attento conoscitore del mondo del LAVORO, della società e della sua REGIONE, è stato per tanti come me un punto di riferimento al quale potersi sempre rivolgere per un consiglio. Sapevamo che lottava contro il virus, ma sembrava in grado di superare la sfida: perderlo così è ancora più triste. CONDOGLIANZE, a nome della Città di SPOLTORE, alla sua famiglia e a quanti oggi lo piangono.
Il SINDACO Luciano Di Lorito
La nota diffusa dal Comune di Pescara con le parole del sindaco Carlo Masci:
Con Franco Marini se ne va un protagonista della nostra storia sindacale e politica che ha segnato la vita sociale dell’Abruzzo e dell’Italia. Dell’uomo ricordiamo la caparbietà e il carattere di abruzzese che ne facevano un interlocutore deciso ma di assoluto buon senso, lucido nelle strategie e determinato negli obiettivi. Nella sua attività sindacale seppe dare un’impronta alle lotte di rivendicazione senza mai cadere nella trappola dell’estremismo e dei progetti irrealizzabili. Ha saputo trasferire nell’agone politico una riconosciuta capacità nella mediazione, con un centrismo che era equidistanza ma non neutralità, perché a Marini non è mai mancato il coraggio di schierarsi dalla parte delle idee e dei percorsi per realizzarle. Non è stato a caso che, seconda carica dello Stato alla guida del Senato, venne indicato come candidato autorevole alla Presidenza della Repubblica. Sfiorò solo l’elezione per le alchimie della politica che gli fecero mancare un ristretto pugno di voti. Sarebbe stato il primo abruzzese al Quirinale. Si dedicò quindi all’impegno istituzionale della memoria storica nazionale, con lo stesso entusiasmo che dedicava alla cose in cui credeva. Sarà ricordato come uno dei grandi abruzzesi.
La nota del presidente del Consiglio della Regione Abruzzo:
“Il Senatore Franco Marini ha indubbiamente rappresentato la voce dell’Abruzzo in una importante stagione politica che è stata quella del ‘fare’. Dal sindacato ai ruoli di Governo, così come di partito, ha fatto sentire la propria presenza autorevole, senza mai negare il confronto e il dialogo, anche con i propri avversari politici, mai nemici, ma interlocutori di parte contrapposta. Pensavamo avesse superato la crisi del Covid-19, che lo aveva colpito a inizio gennaio, e mai avremmo pensato che quella drammatica pandemia che ormai ci affligge da un anno potesse sconfiggere la sua forza da leone. A nome mio personale e di tutto il Consiglio regionale esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia e agli amici più cari.
Della sua figura, che ha avuto un ruolo importante in Abruzzo come nella storia politica del nostro Paese, resteranno indelebili i ricordi di franchezza e autorevolezza. Sui problemi del Paese, da amministratore nelle più alte cariche dello Stato e da sindacalista, aveva uno sguardo concreto, disincantato, ma mai disilluso, una visione che gli ha permesso di coltivare passioni e sogni, di pensare sempre in grande e di immaginare, di prefigurare. Ed è questa forse l’eredità più importante che lascia ai suoi abruzzesi, quella comunità alla quale ha sempre sentito di appartenere sebbene la vita familiare lo abbia condotto a vivere, studiare e lavorare a Rieti, ma l’Abruzzo era sicuramente il suo cuore”.