Un sit-in davanti al Comune per chiedere le dimissioni del sindaco Marco Alessandrini che avrebbe ammesso, di fronte al pubblico ministero Anna Rita Mantini, di aver falsificato l’ordinanza relativa al divieto di balneazione firmata ma non resa pubblica, retrodatandola al primo agosto.
A organizzarlo per domani, giovedì 15 ottobre, è il Movimento 5 Stelle, che invita i cittadini a partecipare numerosi. La manifestazione partirà alle ore 11 e andrà avanti fino alle 20. L’obiettivo è quello di informare i cittadini e permettere a chiunque di lasciare un messaggio al sindaco.
Per i pentastellati la principale colpa del primo cittadino è l’aver «deciso consapevolmente di non dire la verità dei fatti: durante la commissione controllo e vigilanza in Comune ed in Regione, durante le decine di interviste rilasciate, durante il consiglio straordinario mentre arringava citando libri e novelle, ogni volta che ha guardato un cittadino negli occhi senza dire di aver retrodatato l’ordinanza. Non ha detto consapevolmente la verità a migliaia di persone di cui ha la responsabilità di tutela della salute, ed a confessarlo, solo oggi, dopo mesi e mesi, è stato proprio lui».
Questo il commento dei consiglieri comunali del M5S:
«È incredibile come davanti ad un’ammissione di colpevolezza, immediatamente si tenti di sminuire la gravità del proprio operato percorrendo la strada del “falso innocuo”. Siamo sconcertati dal tentativo continuo ed offensivo di prendere in giro questa città. Pescara non può più subire l’incapacità oltre che la mancanza di rispetto di un Sindaco, che anche davanti ad una confessione di un atto così grave, non ha il coraggio di prendersi le proprie responsabilità».
«Dalla stampa apprendiamo un dato allarmante», commenta Domenico Pettinari consigliere regionale M5S, «solo dopo aver ascoltato le intercettazioni su La City, il sindaco Alessandrini, si sarebbe preso un giorno di riflessione e, davanti all’evidenza di tali dichiarazioni, il giorno seguente avrebbe ritrattato la dichiarazione che aveva fornito agli organi investigativi. Allora mi chiedo se non ci fosse stata quella intercettazione su La City partita da un nostro esposto, la sua dichiarazione sarebbe rimasta quella del giorno prima? A questo interrogativo sostiene Pettinari tutti i cittadini dovrebbero pretendere una risposta, noi abbiamo la nostra idea, ma ormai parlare di Alessandrini impone già un verbo al passato».