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Assistenza per non autosufficienti, Cerolini (Forza Italia): «Taglio drammatico»

Le ore di assistenza domiciliare per i non autosufficienti passeranno dalle 90mila annuali fissate dalla giunta Albore Mascia con l’appalto 2012-2015, ad appena 29mila ore per 6 mesi, ossia meno di un terzo di quelle precedentemente garantite.

A denunciarlo è il coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini Forlini, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara che invita il sindaco Alessandrini a fermare la procedura di aggiudicazione del bando di gara per l’affidamento.

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Per Cerolini è previsto un «taglio drammatico delle prestazioni sulla pelle dei cittadini, e, piuttosto, deve pretendere dalla Regione Abruzzo il ripristino dell’intero importo della voce di spesa, magari attingendo a quel milione di euro già disponibile in cassa per la costruzione di un inutile pontile sul mare».

Secondo il coordinatore di Forza Italia i tagli implicheranno meno ore di assistenza domiciliare socio-assistenziale, meno ore di domiciliare integrata, e meno ore per il trasporto dei disabili, soprattutto i ragazzi, verso scuola o negli Istituti di riabilitazione.

«L’allarme l’abbiamo lanciato lo scorso settembre e purtroppo il tempo ci ha dato ragione», ricorda Cerolini, «l’amara sorpresa d’autunno era contenuta in una determina del 31 luglio scorso, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto scorso, il Piano Locale triennale per ‘La non Autosufficienza’, nel silenzio più totale della Regione Abruzzo che, ancora oggi, non si è pronunciata circa i fondi destinati ai Servizi i cui fruitori sono, chiaramente, le fasce più deboli della popolazione, ovvero coloro che hanno più bisogno. Il sindaco Alessandrini, anziché far sentire la propria voce presso la Regione Abruzzo e al Governatore D’Alfonso, pretendendo un nuovo Piano e garantendo una continuità qualitativa della strategia assistenziale messa a punto negli anni del Governo di centro-destra, ha cercato di arrangiarsi attivando, per i mesi di agosto, settembre e ottobre, una proroga dei contratti in essere, e poi avviando una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia cinque-sei mesi».