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Tirocini reddito di cittadinanza Francavilla, i dettagli del vicesindaco Buttari

Tirocini reddito di cittadinanza a Francavilla al Mare: i dettagli del vicesindaco Buttari.
Francesca Buttari, vicesindaco della città adriatica in provincia di Chieti ha infatti fornito i dettagli relativi al Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2019 pubblicato in Gazzetta l’8 gennaio 2020, che disciplina le modalità attuative dei PUC, i progetti di utilità collettiva, e che interesseranno tutti i titolari delle carte legate al Reddito di Cittadinanza.

Su tutte le novità introdotte e i dettagli, ecco le parole del vicesindaco di Francavilla, Buttari:

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“Il Decreto è ben fatto, definendo e orientando con scrupolo tutte le azioni e i procedimenti che dovranno essere messi in essere e rimette al centro dell’attuazione del principale strumento di inclusione socio-lavorativa nazionale i Comuni. Questo per me è un aspetto importantissimo, essendo noi i soggetti istituzionali più vicini ai cittadini e i primi a rilevarne il reale bisogno sociale”.
L’ attuazione dei PUC, sarà organizzata sia con l’impiego dei destinatari nei settori dell’ ente comunale, dalla cura del verde, alla manutenzione, nelle attività di promozione sociale e culturale, nonché in piccole attivita’ di vigilanza, ma anche tramite il coinvolgimento della rete del privato sociale – associazioni, fondazioni, cooperative sociali etc.., che sarà determinante per il buon funzionamento dello strumento. Le associazioni, verranno selezionate tramite avviso e con loro si disciplinera’ un rapporto, tramite protocollo d’intesa, cosi come richiesto dal decreto.
“L’attuazione del decreto” continua il Vicesindaco “richiede un grande sforzo organizzativo ai Comuni, sostenendolo però economicamente, attraverso le risorse del Fondo Povertà, già assegnato.
Solo Francavilla ha oggi attive oltre 500 carte, il numero raddoppia se consideriamo tutto l’ambito sociale. Quindi il lavoro di rilevazione del fabbisogno da una parte e di profilatura degli utenti, dall’altra, non sarà semplice”. I PUC, infatti, non coinvolgeranno solo gli utenti, già in carico presso il comune, che sono oltre 200, inseriti nei progetti di inclusione, ma anche quelli in carico presso i centri per l’impiego per i progetti, invece, di inclusione lavorativa. Tutti dovranno svolgere almeno otto ore di lavori di utilità collettiva, pena il non mantenimento del beneficio legato alla carta. Allo stato i comuni sono in attesa di una prossima riunione con la Regione per condividere le modalità attuative e dell’entrata a pieno regime della piattaforma GePI gestita dal MIUR, per strutturare i progetti individualizzati.
“Da parte nostra” conclude il vicesindaco” siamo a lavoro per far partire entro l’inzio di febbraio i primi progetti di inclusione sociale, stiamo predisponendo un ‘attività di ricognizione interna all’ente, per verificare tutti gli ambiti in cui i beneficari della carta potranno essere impiegati e una richiesta di disponibilità a tutte le associazioni e ai soggetti del privato sociale, per essere nostri partner nell’attuazione dei PUC. E’ importante che questo strumento funzioni bene, per abbinare ad un sussidio legittimo per sostenere le persone più fragili dal punto di vista economico, un impegno concreto nei confronti della collettività”