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Tipologie e struttura delle candelette auto

Anche chi ha un’ottima conoscenza della struttura di una vettura, spesso e volentieri ha sentito parlare solo in poche occasioni delle candelette auto. In tanti sono soliti pensare che si tratti della stessa cosa, ma in realtà sono due prodotti completamente differenti.

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Fonte immagine delle candelette auto-doc.it

La differenza con le candele
È importante, di conseguenza, mettere subito in chiaro le cose e comprendere le differenze che intercorrono tra candele e candelette per auto. Le candele non sono altro che degli elementi che hanno la capacità di produrre una sorta di scintilla in una camera di combustione all’interno di propulsori che si muovono a benzina.

Le candelette, invece, vengono installate principalmente all’interno dei propulsori diesel. Questi ultimi vengono chiamati motori ad accensione spontanea, in cui il meccanismo della combustione è provocato da una compressione e non, come accade in altre situazioni, da una scintilla.

Funzione delle candelette
In poche parole, le candelette si caratterizzano per essere dei prodotti incandescenti che ricevono apposita alimentazione dall’impianto elettrico della propria vettura. Si tratta di elementi che vengono collocati proprio nei pressi degli iniettori. La funzione è, in sostanza, quella di permettere il riscaldamento del combustibile e svolgendo un ruolo fondamentale per l’accensione quando il motore è freddo.

Rispetto a quanto avviene con le candele, il cui funzionamento è, in pratica, continuo nel corso di tutto il periodo in cui l’auto circola, generando un numero di scintille compreso tra 500 e 1500, le candelette vanno ad attivarsi solo ed esclusivamente nel momento in cui si deve accendere la vettura. Nel giro di pochissimo tempo, si tratta di qualche secondo, ecco che si toccano delle temperature davvero molto elevate. In questo modo, si va semplicemente a favorire l’autocombustione del gasolio quando il motore è freddo. È facile intuire, dopo questa spiegazione e introduzione, come le candelette siano fondamentali per l’avviamento del motore.

Le principali tipologie di candelette
Esiste una differenza molto importante che intercorre tra le candelette dotate di un bulbo metallico oppure di un bulbo in ceramica. Nella prima versione, ecco che il calore viene provocato da una sorta di spirale di riscaldamento. Nel secondo caso, invece, l’elemento che svolge la funzione riscaldante è avvolto da un materiale ceramico molto particolare, e manca ovviamente anche la guaina in metallo.

Nella maggior parte dei casi, le candelette che presenta un bulbo ceramico si caratterizzano per riscaldarsi con molta più rapidità, riuscendo a toccare delle temperature decisamente più elevate in confronto alle candelette con bulbo metallico. Non solo, dal momento che presentano anche un altro punto di forza, ovvero sono decisamente più compatte. Proprio in relazione a quest’ultimo aspetto, riescono a essere collocate con molta più praticità e facilità all’interno dei propulsori di nuova generazione, che di solito presentano delle grandezze inferiori, uno dei tanti effetti del downsizing che caratterizza l’era moderna in tema di motori per mezzi di trasporto.

Come è formata una candeletta
Diamo uno sguardo agli elementi che vanno a comporre una candeletta auto. Troviamo innanzitutto la spirale di riscaldamento: nei modelli con bulbo metallico, è chiaro che tale componente viene costruita usando proprio il metallo. La candeletta, dopo che è stato attuato il voltaggio, ecco che comincia la sua attività riscaldante, aumentando la temperatura dell’ambiente in cui si trova e dell’aria che è presente all’interno della camera di combustione.

Cambiando il diametro oppure la lunghezza dei fili che vengono impiegati per la realizzazione di una spirale di riscaldamento, ecco che cambia anche il comportamento dal punto di vista termico. Insomma, modificando tale aspetto si va a cambiare anche la velocità con cui avviene l’attività di riscaldamento. Tra gli elementi di cui è dotata una candeletta troviamo il bulbo riscaldante, il riempimento isolante, la spirale di regolazione, l’elettrodo posto in posizione centrale, la filettatura e il corpo metallico, senza dimenticare connettore e isolatore.