Dallo scorso 21 aprile, a seguito di una deliberazione del consiglio comunale, Pescara Gas è diventata Pescara Energia. Non un mero cambio di denominazione ma una scelta adottata a seguito dell’allargamento dell’ambito di attività della società a capitale interamente comunale guidata dall’amministratore unico Tullio Tonelli, che non si limita più al solo discorso gas.
Il Comune infatti, oltre ad aver demandato diversi anni fa a Pescara Energia la gestione della rete gas e l’acquisizione dei gasdotti pubblici dall’Enel (che gestiva gli allacci alla rete) per circa 22 milioni di euro (Pescara Energia ha poi affidato la gestione a Pescara Distribuzione Gas per 3,4 milioni di euro all’anno), ha anche affidato alla società la gestione di tutta l‘illuminazione pubblica della città. Parliamo di circa 22mila pali della luce, erano 17mila nel 2007 quando venne affidata la gestione.
«Abbiamo messo a nuovo e a norma i pali della pubblica illuminazione», sottolinea Tonelli, «ma per i prossimi dieci anni ci sarà una società privata che gestirà il tutto. In città abbiamo ancora 5.400 globi luminosi che andranno sostituiti, visto che disperdono la luce verso l’alto, con l’illuminazione a led, che attualmente abbiamo in 4mila punti. Con questa scelta spenderemo meno di quanto spendiamo oggi e ridurremo l’inquinamento luminoso».
Pescara Energia dispone anche di una rete di telegestione che informa in tempo reale sul mancato funzionamento delle lampadine grazie a 260 impianti ognuno dei quali gestisce 80 pali. Il sistema di telegestione, allo stato attuale, copre il 21,5 per cento della rete e passano 24 ore per la sostituzione di una lampadina non funzionante.
Il personale di Pescara Energia ha reperibilità continua e interviene anche di notte e la società ogni anno riceve la certificazione da parte del Cerved che ha classificato B.1.1 Pescara Energia.
La società gestita da Tonelli si occupa anche dei restanti 28 impianti semaforici cittadini, ma il Comune ha deciso di affidare a Pescara Energia un nuovo compito: la gestione degli impianti elettrici dei 115 edifici di proprietà comunale dislocati sul territorio.
Ma la vera sfida sarà quella che deriva da un decreto che riforma il sistema di gestione del gas con la creazione di bacini. A Pescara ci sono 360 chilometri di gasdotti e in base al decreto ora la rete va estesa fino a 1600 chilometri. La stazione appaltante del nuovo bacino sarà proprio Pescara Energia che ora dovrà assorbire tutti i contratti della Provincia (compreso anche San Giovanni Teatino) decaduti in seguito al decreto.
«La struttura attuale», rivela Tonelli, «non ci consente di affrontare questa situazione, si tratta di un appalto di almeno 300 milioni di euro, qualcosa di enorme. Ci trasferiremo in una nuova sede all’ex Omni in via del Circuito».