Come si trasforma un paese chiuso nel suo isolazionismo in una realtà economica forte e stabile, con un turismo di prima classe e tra i più sicuri del mondo intero? È la storia dell’Oman, paese della penisola araba che nel 2010 è stato eletto dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo come lo stato che ha registrato il miglior sviluppo socio-economico degli ultimi 40 anni.
Il sultanato arabo ha vissuto uno dei periodi più depressi della sua storia recente quando nel novecento l’economia del paese entrò fortemente in crisi insieme ai commerci principali dei suoi mercati: armi e schiavi. Quando il vecchio sultano Sa’id bin Taymur fu deposto il 24 luglio del 1970 da suo figlio Qaboos il paese, in rispetto alle promesse del neo sultano, decise di abbandonare l’isolazionismo nel quale ristagnava e sbocciare nuovamente. Un processo affatto di breve durata, fuori dal solito schema della vendita di petrolio normalmente associato ai paesi arabi, in Oman sono le riserve di gas naturale a essere più redditizie, ma il merito dell’ingresso del paese nella nuova fase di modernità e ricchezza è soprattutto della forte ripresa delle relazioni internazionali. Grazie a queste operazioni oggi l’Oman giova di una buona esportazione dei suoi prodotti ed è una delle mete più ambite per il turismo.
Boom turismo, +41% nel primo trimestre
Proprio questa parte del terziario omanita sta registrando numeri da capogiro: considerando i dati relativi solo al primo trimestre del 2017 e del 2018 il turismo del paese arabo è cresciuto del 41,2% e non ha nessuna intenzione di arrestarsi. Già, poiché solo alla fine del trimestre di riferimento (il 20 marzo) è stato inaugurato il nuovo aeroporto della capitale Muscat (in italiana Mascate) che è destinato a far crescere e di molto i numeri degli arrivi presso il paese della penisola araba. Quelli contati da gennaio a marzo sono stati 530.758, turisti provenienti da ogni parte del mondo ma soprattutto da Germania e Regno Unito, ma dal nuovo aeroporto capitolino ci si aspetta molto di più.
L’avveniristica struttura consta di 335mila metri quadri escluse le piste, 6mila di sola area duty-free. Ci sono a disposizione circa 2.300 posti auto divisi per i 5 livelli di parcheggio. La struttura è composta da 2 gate principali (per aeromobili pesanti) che suddividono 40 finger e 29 aree comfort. Insomma, il nuovo aeroporto non vuole collegare ma stupire, non a caso l’obiettivo del governo è quello di piazzare Muscat tra i primi 20 scali del mondo, niente di irrealizzabile se consideriamo che intorno alla struttura si susseguono i cantieri di nuovi hotel a 4 stelle che oltre al turismo vacanziero puntano a ospitare riunioni e meeting aziendali da tutto il mondo.
L’Italia è il terzo mercato per il turismo omanita
Altro dato che fa scalpore del turismo omanita è quello relativo all’affluenza italiana. Il nostro paese rappresenta il terzo mercato per il turismo del paese arabo e, sempre in riferimento al trimestre di cui prima, fa registrare un +131,2% rispetto allo scorso anno e ci conferma come uno tra i paesi più affezionati ai meravigliosi paesaggi della penisola araba.
“Prosegue il trend positivo del mercato italiano nel Sultanato dell’Oman: dopo un 2017 da record, con un incremento del 35,3%, gli arrivi di nostri connazionali aumentano a doppia cifra nel primo trimestre dell’anno in corso”. Questo il commento di Massimo Tocchetti, Rappresentante per l’Italia dell’Ufficio del Turismo del Sultanato dell’Oman, che prosegue così: “Questa crescita è il risultato di una strategia a più livelli, finalizzata a promuovere la destinazione verso la clientela leisure individuale e verso i gruppi di medio/alto profilo culturale. Oltre a ciò, gli straordinari risultati sono frutto del successo riscontrato sul mercato da parte dell’aumento di voli diretti su Salalah, che vede il coinvolgimento di grandi operatori quali Alpitour, Eden Viaggi e Veratour. Con l’obiettivo di mantenere costante questa tendenza, ci impegneremo a sostenere il mercato in collaborazione con Oman Air, sia sul fronte trade che consumer, proponendo ai diversi target esperienze personalizzate, che mettano in risalto l’ospitalità omanita, oltre alla ricchezza naturalistica e culturale del paese”, Oman Air, compagnia di bandiera del paese che è stata eletta “migliore compagnia mediorientale (per le categorie Business ed Economy)” agli ultimi World Travel Awards.
Un idillio quindi, quello tra il paese arabo e i nostri turisti, destinato a continuare sempre più foraggiato dalle molteplici offerte di viaggio promosse dai nostri tour operator, alcuni dei quali presenti addirittura a Muscat. Non resta che brindare al successo di questo paese anche se, come i precetti islamici impongono, sarò d’obbligo farlo con una bibita analcolica poiché l’alcool è proprio l’unica cosa che non riuscirete a trovare nel paese.
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