L’Abruzzo gioca e sforna campioni, soprattutto al tavolo verde del poker: da Gianluca Speranza a Eros Zappacosta, fino a Gianluca Bernardini, sono tanti gli abruzzesi volti noti del gioco. Dietro a loro ci sono però tantissimi appassionati che giocano soprattutto attraverso le piattaforme online, ormai diffusissime.
Infatti, per gli italiani la passione per il gioco è innata ma negli ultimi anni si sta assistendo alla migrazione di tanti appassionati verso i giochi digitali offerti dai casinò online ai quali, grazie alle nuove tecnologie quali smartphone e tablet, è possibile accedere in maniera rapida e comoda.
La passione per il gioco è molto alta anche in Abruzzo, anzi, è proprio la nostra Regione quella dove si gioca di più in Italia. A dirlo è Agimeg, la principale agenzia di stampa italiana specializzata proprio nel mondo del gioco. Ogni abruzzese, nel corso del 2019, ha speso in media 1 euro e 16 centesimi al giorno. Un dato decisamente superiore rispetto alla media nazionale che si ferma sotto quota un euro: per la precisione a 95 centesimi pro capite. Durante tutto il 2019 ogni abruzzese ha investito nei giochi, e soprattutto nelle sempre più amate slot machine, una media di 425 euro pro capite. La media italiana è invece di 348 euro pro capite.
Come ogni media, il risultato finale è frutto dei singoli dati che hanno oscillazioni notevoli quando si vanno ad analizzare regione per regione. L’Abruzzo, come già segnalato, è in testa a questa classifica con una spesa pro capite di 1,16 euro. Al di sopra della cosiddetta “quota caffè”, ossia 1 euro al giorno, ci sono tutte le grandi Regioni del nostro Paese: Lombardia, Lazio e Campania. Subito sotto si collocano invece la Liguria e il vicino Molise, entrambi a 93 centesimi di spesa giornaliera pro capite. In Trentino Alto Adige la cifra scende a 81 centesimi mentre in fondo alla classifica ci sono, con 77 centesimi, Sicilia, Piemonte e Calabria e 73 centesimi per la Basilicata. Mentre la Val d’Aosta che ha sul proprio territorio uno dei pochi casinò fisici del nostro Paese, quello di Saint Vincent riaperto a metà giugno, la quota pro capite si ferma a 58 centesimi giornalieri: praticamente la metà di quanto si spende in Abruzzo.
La nostra Regione è quindi la “capitale” del gioco in Italia. Difficile stabilire il rapporto causa-effetto, ma sta di fatto che proprio tra Pescara e dintorni c’è una nidiata di professionisti del poker, capaci di farsi conoscere nei migliori contesti nazionale e internazionali.
Tre i nomi popolari tra gli appassionati del Texas hold’em poker:
Eros Zappacosta, trent’anni proprio nel 2020, è molto conosciuto nel mondo del gioco online con il nickname “Kidpe”. Il nativo di Pescara ha iniziato a giocare giovanissimo bazzicando i circuiti del poker di tutta la Regione. Meno di un lustro fa il salto di qualità, con l’inizio dell’avventura online, che ora lo ha portato in Spagna dove risiede abitualmente anche per migliorare e perfezionare le sue abilità.
Gianluca Bernardini, nel mondo del gioco online è conosciuto come “Pokerbern” ed è un altro trentenne “terribile”. Nativo di Teramo, gioca da una decina d’anni fin da quando studiava Economia a Roma. Alterna il gioco online alla partecipazione a svariati tornei internazionali: ormai è una presenza fissa agli European Poker Tour mentre in Italia si è fatto ben conoscere nel 2018 strappando un ottimo quinto posto assoluto all’Italian Poker Open.
Gianluca Speranza ha solo due anni in più di Zappacosta e Bernardini, ma “Tankanza”, o “Bloodmoney” a seconda del nickname, è già un nome forte del poker italiano. Nel suo portafoglio ci sono tre milioni di dollari, che lo piazzano al sesto posto assoluto nella “Italy all time money list”. Una parte significativa dei suoi successi, quasi 2 milioni di dollari, riguardano la straordinaria doppietta tra 2018 e 2019, con due vittorie assolute allo SCOOP Main Event: un risultato che ha proiettato il giocatore dell’Aquila nel gotha del poker italiano!
