«Le domeniche ecologiche vanno sospese perché uccidono il commercio». Lo dice a chiare lettere Confartigianato Pescara che sottolinea come questa soluzione stia mettendo in ginocchio il commercio cittadino e rischia di far chiudere diverse attività ed imprese artigiane.
Queste le soluzioni alternative che propone l’associazione di categoria:
- eliminare le fonti classiche di inquinamento, come il sansificio;
- prevedere incentivi per chi sostituisce le vecchie caldaie con nuovi modelli;
- promozione del bike sharing e del car pooling;
- migliore gestione dei parcheggi;
- creazione di aree di ricarica per auto elettriche;
- promozione delle campagne “Auto spente al semaforo” e “Albero verde”.
Il segretario provinciale di Confartigianato Imprese Nunzio Gagliardi sottolinea come «le polveri Pm10 rappresentino meno della metà dell’inquinamento totale: la vera causa sono i riscaldamenti degli edifici privati e pubblici alimentati da caldaie a bassa capacità, come sottolineato da diversi studi in materia.
«Il Comune», aggiunge Gagliardi, «dovrebbe prevedere degli incentivi per tutte le abitazioni e le attività commerciali che sostituiscono le vecchie caldaie con quelle di nuova generazione. Andrebbe promosso il ‘bike sharing’ con tessere ricaricabili e almeno tre punti di smistamento, centro, Nord e Sud, dove, come avviene ad esempio a Parigi, l’utente acquista una tessera magnetica, con i privati che potrebbero facilmente abbattere i costi sia come investimento che come pubblicità».
Confartigianato Pescara propone infine il lancio di due campagne antismog: quella “Auto spente al semaforo” e quella “Albero verde” che, ideata proprio dall’associazione, prevede una serie di riconoscimenti, come, ad esempio, dei biglietti gratuiti per l’autobus, a tutti quei cittadini che pianteranno degli alberi nel proprio giardino.