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Camere di Commercio, Confcommercio: «No alla fusione, sì a un unico ente regionale»

La sospensione della fusione fra le Camere di Commercio di Chieti e Pescara e la realizzazione di un unico ente camerale regionale con sede all’Aquila.

È quanto chiede la Confcommercio di Pescara che interviene dopo la presa di posizione di alcuni consiglieri della Camera di Commercio di Chieti che hanno espresso dubbi e perplessità circa il processo di fusione fra gli Enti Camerali di Chieti e Pescara.

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Questa la posizione del presidente provinciale Ezio Ardizzi:

«Abbiamo più volte auspicato l’accorpamento fra Camere di Commercio, ma a favore di un’unica Camera di Commercio Regionale con sede a L’Aquila e distaccamenti operativi nelle altre tre province. Siamo convinti, alla luce della sempre più necessaria e auspicata applicazione della spending review a tutti i livelli della pubblica amministrazione, che non risulti più opportuno mantenere gli apparati burocratici attuali, ma che occorra concentrare tutte le funzioni decisionali in un unico Ente Camerale con sede all’Aquila. Ciò premesso e ribadito, condividiamo pienamente le perplessità espresse dai consiglieri della Camera di Commercio di Chieti e al riguardo, in coerenza con la dichiarazione a verbale sottoscritta dai sei consiglieri camerali della Confcommercio di Pescara al momento della delibera di fusione del maggio scorso, chiediamo anche alla Camera di Commercio di Pescara di sospendere l’accorpamento fra le due Camere in attesa di verifiche, approfondimenti e certificazioni».

Ardizzi ritiene che «un’attenta riflessione, supportata da dati e analisi relative a entrambi gli enti, sia quantomai necessaria per valutare se convenga davvero portare avanti tale accorpamento o se, come già detto, sia più opportuno lavorare nell’ottica di addivenire a un’unica Camera di Commercio Abruzzese».