Un fabbricato dotato di 12 alloggi con garage, locali tecnici e spazi di manovra: questo è il progetto, partito nel 2008, relativo alla costruzione di un edificio per far fronte all’emergenza abitativa a Pescara.
Gli alloggi saranno destinati, previo bando di concorso, con affitto a canone concordato, ad anziani, single e famiglie che hanno subito un forte impoverimento.
La struttura dovrà sorgere su via Pepe, e più precisamente su un lotto di terreno all’incrocio con via D’Avalos.
Nel 2013 ha avuto inizio l’attuazione del progetto, con l’affidamento dello stesso all’architetto Alessandro Martella.
Il 20 aprile 2015 è stata fissata la data di scadenza per la presentazione delle offerte per la realizzazione dei lavori, mentre il 5 maggio prossimo verranno ufficialmente aperte le buste.
L’intera storia della costruzione degli alloggi e gli aggiornamenti sullo stato di attuazione del progetto sono stati presentati in un’apposita conferenza alla quale hanno presenziato esponenti dei principali enti coinvolti.
L’assessore alle Politiche della Casa, Adelchi Sulpizio, ha così riassunto la vicenda:
«Abbiamo preso una procedura giacente e gli abbiamo dato un nuovo. Tutto era pronto dal 2008, appena insediati ho chiesto all’architetto identificato allora di ingranare una marcia spedita e il risultato è l’operatività con i tempi sopra descritti: il 26 la gara, il 5 maggio l’aggiudicazione e i tempi tecnici per graduatoria e realizzazione che si assestano intorno a un anno. E’ stato fondamentale l’ausilio degli uffici che ci hanno seguito in pieno sul fronte celerità ed efficacia. Particolari i destinatari dell’intervento: i fondi erano disponibili da anni, incassi per la vendita di alloggi Erp e finalizzati a manutenzione o nuove costruzioni. Abbiamo riscontrato dalle domande ricevute agli uffici una nuova utenza, quella determinata dalla crisi, il cosiddetto ceto medio che si è ritrovato a non riuscire a fare fronte ad affitti di 500/600 euro. E gli alloggi, 12 come detto, saranno destinati a loro: anziani, famiglie, coppie, perché è una fascia di popolazione che ad oggi non ha ancora avuto aiuto».
Il dirigente Erp, Pierpaolo Pescara, ha sottolineato che:
«Si tratta di un intervento particolare per materiali e per destinazione. Non si fanno palazzoni anni ‘70 e non si sceglie la periferia, ma si costruisce in zona di pregio e con una progettazione ecosistemica, bella e sostenibile, le cui eco ci arrivano anche dall’Expo di quest’anno a livello internazionale con l’invito a progettare rispettando l’ambiente. Sostenibilità e vivibilità è la sfida possibile anche per l’edilizia pubblica ed è l’indirizzo che abbiamo ricevuto dall’Amministrazione per produrre iniziative di qualità in questo campo, soprattutto perché attese e per i risvolti anche sociali».
Queste invece le parole dell’architetto Alessandro Martella:
«Eravamo pronti a diventare operativi. La palazzina è di 4 piani, poggerà sui pali di fondazione perché situata in una zona che ha problemi di cedimenti e per avere maggiore sicurezza. E’ bella, perché è segno che l’architettura popolare non sia più appannaggio di pochi, ma apra le porte a materiali e a una progettazione coerente con quelle che possono essere architetture di respiro europeo. Sono varie le tipologie familiari previste, da nuclei di coppie a genitori con più figli, abbiamo volutamente concentrato l’attenzione alle zone giorno e a spazi privi di barriere architettoniche, la classe energetica sarà una B ma non perché sia meno nobile della A, le case hanno materiali e tecniche di classe A».
Alessandra Di Zio, responsabile del servizio Erp, ha sottolineato quanto segue:
«Non abbiamo ancora cognizione di come sia mutata tutta l’emergenza abitativa in città. Solo con l’apertura del bando riusciremo a capirlo: il panorama sta cambiando e dobbiamo cercare di dare risposte a tutti, anche a chi ha difficoltà a pagare affitti da 500 euro al mese. Per il canone, i patti territoriali stabiliscono limiti: in media 380/400 euro sarà la quota al mese di affitto. Per accedere al bando bisogna avere almeno 15.900 euro di reddito e fino a 25.000 euro come stabilito dalle leggi per edilizia popolare».
Lorenzo Ballone, Rup del progetto, ha concluso con le seguenti affermazioni:
«Filo diretto con i portatori di interesse nel settore edilizio. Il 5 maggio, data dell’apertura delle buste ci aspettiamo almeno una decina di adesioni, ma fino ad allora daremo tutte le informazioni che servono per avere un buon riscontro al bando».
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