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Spettacolo “Ad Auschwitz c’era un’orchestra femminile” il 26 gennaio

“Ad Auschwitz c’era un’orchestra femminile”. Questo il titolo dello spettacolo di teatro musicale che andrà in scena martedì 26 gennaio, alle ore 21, al teatro Massimo di Pescara.

La scorsa stagione la pièce ha conquistato e commosso il pubblico di numerose città italiane ed è stata definita dalla critica come “uno degli spettacoli, in occasione della Giornata della Memoria, più coinvolgenti degli ultimi anni”.

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A organizzare l’evento pescarese è l’Orchestra Femminile del Mediterraneo e la Fondazione Dean Martin, con il patrocinio dell’assessorato regionale all’Emigrazione, della commissione regionale delle Pari Opportunità, degli assessorati della Cultura e delle Pari Opportunità del Comune di Pescara.

Protagoniste sul palco, oltre all’Orchestra Femminile del Mediterraneo, diretta da Antonella De Angelis e le attrici Tiziana Di Tonno e Edmea Marzoli. La storia è liberamente tratta dal libro “Ad Auschwitz c’era un’orchestra” della pianista cantante Fania Fénelon, deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, luogo in cui le SS vollero costituire un’orchestra femminile con le prigioniere.

Nel corso dello spettacolo saranno eseguiti brani amati dai gerarchi nazisti: Puccini, Mascagni, Beethoven, Brahms, Strauss, Caccini e Sibelius, che si intersecheranno con la narrazione e la drammatizzazione delle protagoniste, mettendo in luce gli stati psicologici delle deportate musiciste costrette a suonare fino a 18 ore al giorno davanti ad un pubblico di prigionieri e carnefici.

Questa la presentazione dello spettacolo:

Fania Fenélon, (Tiziana Di Tonno), musicista francese, fu deporata ad Auschwitz e poiché sapeva cantare e suonare il pianoforte, entrò a far parte dell’orchestra femminile del campo. Alma Rosé (Edmea Marzoli), eccezionale violinista ebrea, nipote di Gustav Mahler è stata la direttrice del gruppo. Entrambe avevano un modo diverso di vivere il lager e di fare musica: per Fania, infatti, suonare era un mezzo per sopravvivere e testimoniare, per Alma la musica è un fine, il fine su cui ha costruito la propria identità di tutta una vita. Una toccante interpretazione delle protagniste darà la possibilità di riflettere sulla Shoah in una chiave totalmente diverse e mai avvenuta finora. Il ricavato dell’evento andrà a favore dell’Hospice Bouganville dell’ospedale civile di Pescara e per l’Associazione Onlus Rishilpi, per il progetto contro il fenomeno delle spose bambine in Bangladesh. Prima dello spettacolo ci sarà un ricordo alla memoria dell’ex assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanna Porcaro Sabatini che nella scorsa edizione ha sostenuto le attività della rassegna Musica e Società e che in questa avrebbe voluto appoggiare l’iniziativa a favore dell’Hospice Bouganville.

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