Premio Campiello 2020, il vincitore è lo scrittore abruzzese Remo Rapino con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”.
Lo scrittore lancianese (nato a Casalanguida), si è infatti aggiudicato l’ambito premio letterario.
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La cerimonia di premiazione si è tenuta a Venezia, in piazza San Marco, sabato 5 settembre 2020.
Remo Rapino, con il romanzo “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (minimum fax) uscito a ottobre 2019, ha ottenuto 92 voti sui 264 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.
Lo scrittore ha pertanto conquistato la 58esima edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto.
Secondo posto per Sandro Frizziero con “Sommersione” (Fazi Editore), con 58 voti, terzo per Ade Zeno con “L’incanto del pesce luna” (Bollati Boringhieri) con 44 voti, quarto posto per Francesco Guccini con “Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto” (Scrittori Giunti) con 39 voti, e quinto per Patrizia Cavalli con “Con passi giapponesi” (Einaudi), con 31 voti.
Questo il commento del vincitore Remo Rapino:
«Dedico questo Campiello a mio padre che nasce nel 1926 e muore nel 2010 e lo faccio nascere e uscire dal mondo come Liborio. Questa sera mancava solo lui, avrei davvero voluto che ci fosse. Liborio è una voce che, raccontando se stesso, racconta un secolo di storia e lo fa da una periferia esistenziale e dà voce a quelli che non hanno voce, agli ultimi della fila, agli emarginati.»
Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 25^ edizione del Campiello Giovani, Michela Panichi con il racconto “Meduse” l’Opera Prima, assegnata a Veronica Galletta per il romanzo “Le isole di Norman” (Italo Svevo), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno ad Alessandro Baricco.