Un fiore su un pilone rosso dell’asse attrezzato a Pescara: le foto della nuova opera di Pep Marchegiani.
Callalily è il nome della nuova installazione dell’artista abruzzese a ridosso del fiume Pescara nella città adriatica, dopo Heartquake, il “cuore rosso” con catena sul portale dell’auditorium di Palazzo Sirena a Francavilla al Mare (guarda foto e dettagli QUI).
Per guardare le prime foto dell’opera sul pilone dell’asse attrezzato sulla golena sud, clicca sull’immagine qui di seguito:
L’opera è stata curata dal mecenate Giuseppe Rossi e realizzata in collaborazione con Autoepi, Comune di Pescara e Associazione Massimo Oddo Onlus.
L’installazione è visibile, come accennato, su un pilone dell’asse attrezzato sulla golena sud, all’incirca all’altezza dell’auditorium Petruzzi e del Caffè Letterario (l’opera è visibile dal ponte d’Annunzio).
Il soggetto raffigurato rappresenta una calla il cui pistillo è sostituito da una matita: due elementi che simboleggiano la purezza delle idee.
Callalily è il nome dell’opera realizzata dall’artista abruzzese Pep Marchegiani, e che verrà inaugurata ufficialmente il 27 gennaio 2020.
Giorno non casuale, perché il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria (guarda il programma completo degli eventi QUI), e che “nel caso di Callalily vuole rappresentare una “memoria estesa”, per ricordare che la cultura rende consapevoli”.
Queste le parole dell’artista Pep Marchegiani:
«Callaly rientra nel progetto Vorrei Mangiarti che ho presentato nel 2019 al Politecnico di Torino, in occasione della biennale TO2020, in collaborazione con il PAV Parco Arte Vivente e fa parte di una serie di macro-installazioni sul territorio nazionale che hanno l’obiettivo di dare uno spunto di riflessione sul rapporto uomo-natura. Lo strumento artistico, la uidità di intervento delle istituzioni e il protagonismo dei mecenati sono quindi uniti in un connubio inedito, originale e di grandissimo impatto, per veicolare un messaggio fondamentale per tutti».
Il commento di Giuseppe Rossi, curatore e co-mecenate dell’opera:
«So bene che il passo è di quelli notevoli, non comuni, che fanno un certo rumore. Credo che la nostra sia una scelta rara, forse unica nel nostro panorama territoriale. E non posso certo dire che sia stata fatta di impulso e a cuor leggero. Ma abbiamo voluto guardare “oltre”, regalando qualcosa di speciale alla nostra città, perché crediamo che perseguire il “bello” abbia bisogno di coraggio e ducia in se stessi».
Gianluca Di Felice, segretario generale AMO, l’Associazione Massimo Oddo Onlus:
«La solidarietà in fondo non è altro che arte del voler esprimere comprensione verso le difficoltà altrui. In un mondo oggi sommerso di problemi soprattutto nel capirsi, noi come Associazione Massimo Oddo Onlus riteniamo che soprattutto i giovani dovrebbero andare più a braccetto con la cultura e per questo abbiamo sposato questa bellissima iniziativa di Autoepi e dell’artista Pep Marchegiani ritenendo il suo messaggio importante».
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