Un pianoforte e le sue note nel Parco dell’Infanzia a Rancitelli: questa l’iniziativa andata in scena nel parco in via Tavo, a Pescara, nello scorso fine settimana.
“Piano Rivoluzionario” è il nome dell’iniziativa voluta e realizzata grazie al pianista e compositore Alessandro Melchiorre, al pianista jazz Michele Ladogana, e ad Andrea D’Emilio, presidente dell’Associazione Culturale Clemente De Caesaris.
La musica del pianoforte ha risuonato sabato scorso, 25 maggio, nel parco dell’Infanzia, davanti a tanti bambini che non soltanto hanno ascoltato l’esibizione, ma sono diventati protagonisti dell’appuntamento, provando a loro volta a suonare e chiedendo curiosità sulla musica e sullo strumento dagli 88 tasti.
Piano Rivoluzionario ha come obiettivo quello di “portare il pianoforte nei luoghi più caratteristici della città e nelle periferie perché l’educazione e la cultura possono risollevare la città, perché la Musica insegna prima di tutto ad ascoltare, ascoltarsi; solo attraverso l’ascolto si può concepire il dialogo e la crescita di una città, sul piano culturale e umano”.
Il pianoforte itinerante nelle scorse settimane ha fatto tappa, tra l’altro, alla Nave di Cascella, nel cuore della movida e del mercato di piazza Muzii e nel parco di via Lago di Capestrano, e gli appuntamenti proseguiranno anche in altre zone della città.
L’iniziativa, come accennato, è stata resa possibile dall’associazione Clemente De Caesaris, dal supporto del pianista e compositore Alessandro Melchiorre, e dal pianista jazz Michele Ladogana, il quale oltre a partecipare, ha messo anche a disposizione gratuitamente il suo furgone per trasportare il pianoforte in giro per la città.
L’esibizione dei due pianisti ha coinvolto i ragazzi del quartiere presenti, trasformandosi in una sorta di lezione di musica collettiva volta a spiegare i rudimenti dello strumento e un primo approccio alla esecuzione.
E i fautori di “Piano Rivoluzionario” hanno così spiegato ciò che è avvenuto sabato scorso, svelando anche qualcosa sul prossimo futuro:
Qualcosa di meraviglioso è successo: sorprendersi con la Musica! Non ci sono barriere e il messaggio è che bisogna ripartire dalla periferia e dagli “ultimi” per valorizzare la città. La priorità saranno le periferie e i luoghi emarginati della città.
Perché non c’è politica migliore che la cultura, l’educazione e ciò che per primo insegna la Musica: ascoltare.
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