Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella giornata di oggi, martedì 28 settembre, ha presenziato all’inaugurazione dell’Imago Museum nel pieno centro della città adriatica.
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All’inaugurazione ufficiale del museo situato nei pressi della stazione, e più precisamente all’altezza dell’incrocio tra corso Vittorio Emanuele II, corso Umberto e piazza Sacro Cuore, in mattinata hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente della Regione Abruzzo, Marsilio, e il sindaco di Pescara, Masci, oltre alle autorità civili e religiose.
Di seguito il discorso pronunciato dal sindaco di Pescara, Carlo Masci, durante l’inaugurazione dell’Imago Museum, alla presenza del presidente della Repubblica, Mattarella:
Signor Presidente della Repubblica,
Signor Presidente della Fondazione PescarAbruzzo
Signori Presidenti della Regione e del Consiglio regionale,
autorità tutte,
colleghi amministratori,
gentili ospiti,
benvenuti!Ho l’onore come sindaco della città di Pescara di porgere al Signor Presidente della Repubblica il saluto deferente della nostra comunità che accoglie la Sua visita con grande affetto, in una giornata che segna – con l’inaugurazione di questo straordinario luogo di arte e di cultura – un altro passaggio di rilievo nella crescita del nostro territorio. Solo pochi giorni fa abbiamo salutato la nascita del Museo dell’Ottocento, di recente abbiamo celebrato la Settimana Dannunziana e il Liberty Festival; oggi con l’Imago Museum offriamo al Paese un prestigioso punto di riferimento dell’Arte Moderna e Contemporanea, attraverso un percorso che abbraccia la seconda parte del ‘900 con alcuni degli autori più celebrati al mondo. Un patrimonio che acquisiamo grazie alla lungimiranza della Fondazione PescaraAbruzzo e del Professor Nicola Mattoscio, che ringrazio pubblicamente a nome della cittadinanza; questo evento amplia e descrive a maggior ragione la quota identitaria di Pescara, che sta vivendo una prorompente “primavera culturale” fondata su un passato che riemerge – con il progetto meraviglioso del parco archelogico che sta sta venendo alla luce sotto quello che fu lo stadio Rampigna (a ridosso dell’area golenale del fiume) – e che si manifesta nel profondo legame tra tradizione e operosità, attenzione e ingegno. Pescara è da sempre città dinamica, che guarda l’orizzonte dalle sue bellissime spiagge, sulle quali da quest’anno sventola la Bandiera Blu, pronta ai cambiamenti e alle sfide rivolte a ciò che verrà; su questo fondò la sua rinascita dopo le devastanti distruzioni della guerra, su questo vuole basare la propria visione di futuro. Oggi come sindaco so che Pescara è pronta a essere una moderna città europea, che alimenta le sue imprese e i suoi commerci, che rende efficienti i suoi servizi, che vuol vincere la scommessa dell’innovazione tecnologica, che ha sviluppato la sua attrattività turistica come località di mare sempre più apprezzata e che mira a valorizzare anche il suo fiume in un’ottica di sviluppo ecosostenibile. Siamo impegnati riguardo ai passi da compiere per una vera transizione ecologica – grazie alla già avviata micromobilità urbana condivisa e a un sistema di trasporto pubblico non inquinante e intermodale. Questo rende oggi Pescara una realtà vivibile e ricca di variegate sfaccettature;
un tessuto civico dove i bisogni di assistenza, di cura, di formazione delle persone sono affrontati grazie all’attività di un sistema associativo diffuso e a un importante presidio ospedaliero, dove la dura battaglia contro il Covid ha unito in un unico abbraccio il personale sanitario e tutti i pescaresi; ma, oltre a ciò, attraverso un Ateneo universitario con cui è in atto una importante condivisione di valori e di obiettivi. Ma è, come dicevo all’inizio, un luogo preferenziale di attenzione alla cultura, all’arte, al sapere, che in questa giornata celebriamo in modo particolare; nella convinzione che gli investimenti sulla cultura siano la premessa inelubile per formare in modo corretto il senso civico di appartenenza e quindi i cittadini di domani. In questo senso voglio ringraziare anche le tante associazioni culturali che sono al nostro fianco.
Il presente è però per noi anche teatro di profonde ferite, che ci pongono dinanzi una strada lastricata di fatica ma che affrontiamo con determinazione nella forte convinzione che spetti a noi una considerevole responsabilità per disegnare un avvenire migliore: l’incendio alla pineta dannunziana del primo agosto scorso ha colpito al cuore tutti i pescaresi, che a quell’area verde hanno da sempre assegnato una cifra essenziale del proprio tratto identitario.
Vogliamo con tutte le nostre forze ricostruire quella pineta che porta il nome del Vate d’Italia, Gabriele d’Annunzio, il figlio più illustre di Pescara; lo facciamo e lo faremo rimboccandoci le maniche e trasformando con orgoglio alberi e vegetazione bruciata in energia positiva per il nostro rilancio, civico e ambientale; lo stesso faremo per ripartire dalla profonda crisi economica prodotta dalla pandemia negli ultimi due anni, cercando di unire in un unico processo il ruolo delle istituzioni, delle forze sociali, le nostre vocazioni e le nostre eccellenze.
Voglia, signor Presidente, portare con Se il nostro sentito ringraziamento per essere stato qui tra noi a rafforzare, con la Sua presenza, quell’abbraccio rispettoso tra questo territorio e le istituzioni tutte della nostra Repubblica; voglia portare con Se un ricordo positivo e conservare nel Suo cuore un’attenzione speciale per tutti i pescaresi. Grazie.Carlo Masci
Sindaco di Pescara
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