A poche settimane dall’uscita del film documentario “Il Traghettatore” che racconta la storia di Pescara attraverso la voce dei pescaresi, il regista Alessio Consorte lancia l’idea di trasformare le scogliere in opere d’arte.
L’ispirazione scaturisce dal fatto che tutti i giorni, nel periodo estivo, ci si relaziona con l’ambiente marino e guardando l’orizzonte si ha uno scontro diretto con gli scogli che tendono a viziare la vista.
«Visto e considerato che si tratta di pietre presumibilmente lavorabili», spiega Consorte, «si potrebbero creare delle sculture ad opera di artisti. Logicamente non si tratterebbe di realizzare un David in mezzo al mare però, si potrebbero tranquillamente creare delle linee che dalla riva assumono delle forme. Immaginate, ad esempio, un tratto di scogliera, simile ad una piccola “Rushmore”, dove poter ammirare non i volti dei presidenti americani, ma quelli di D’Annunzio, Flaiano, Michetti, Barbella…. Ma sì, anche la Duse!».
Secondo il regista pescarese, tutto questo potrebbe essere realizzato attraverso un contest con premi e quant’altro.
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