Grande successo di pubblico anche a Pescara per lo spettacolo teatrale “Due“ di Luca Miniero con il tutto esaurito in entrambe le repliche, sia la prima di ieri sera che quella di oggi pomeriggio. Sul palco del teatro Circus la coppia affiatata formata da Raoul Bova e Chiara Francini che per due ore mettono a confronto se stessi sia rispetto al presente che rispetto al futuro, ma anche in relazione a come vengono guardati dagli altri.
Un successo decretato anche grazie alla grande capacità della fiorentina Francini di tenere la scena con abilità, professionalità e leggerezza. Un modo spontaneo e diretto di porsi al pubblico che la rende molto naturale e mai impacciata, e in grado di creare fin da subito un ponte ideale con gli spettatori. Un’artista poliedrica capace di interpretare al meglio il ruolo che Miniero le ha assegnato.
Abbiamo contattato la Francini, 37 anni compiuti lo scorso 20 dicembre, per raccogliere le sue impressioni su questa tappa pescarese di un tour teatrale che sta riscuotendo un ampio consenso di pubblico in tutta Italia.
Anche a Pescara, come nelle altre tappe del tour teatrale, tutto esaurito per il vostro spettacolo. È contenta? Come vi ha accolto la città?
«Sono davvero contentissima e felicissima, per me è importante sapere che il lavoro viene apprezzato. Anche ieri sera quando sono uscita dopo lo spettacolo c’erano una settantina di persone che mi aspettavano e per me questa è una soddisfazione incredibile. Perché se c’è gente che ti aspetta dopo lo spettacolo e parla con te anche del testo dello stesso, apprezzandolo come l’ho apprezzato io quando me l’ha proposto Miniero, vuol dire che è piaciuto quello che ho fatto, vuol dire che sia il testo che la performance sono stati ottimali».
Già era stata nella nostra città o è la prima volta?
«No, è la prima volta, mi sono trovata benissimo. È una città meravigliosa e i pescaresi sono stati deliziosi. Anche oggi a pranzo sono uscita un attimo dal ristorante e c’erano davvero tante ragazze. Ho notato come i pescaresi siano molto attenti e mi fa piacere che abbiano apprezzato così tanto il mio lavoro».
Nello spettacolo si mette a confronto se stessi con come saremo tra 20 anni. Lei, 20 anni fa, si vedeva come è oggi?
«Vorrei rispondere che 20 anni non ero ancora nata (risata, ndr). Sono sempre stata una ragazza molto entusiasta della vita e ho sempre seguito con grande gioia e caparbietà le mia passioni, per questo sono sempre stata pienamente felice dei passi che facevo. Venti anni fa ero contenta di quello che facevo, ero al liceo e quella ragazza è ancora nella Chiara di oggi. Questo significa che io seguo sempre le mie passioni con estremo rigore ma soprattutto con grande gioia e credo di poter poi restituire questa gioia al pubblico».
E invece tra 20 anni come si vede?
«Mi vedo, spero, sempre molto felice e magari mamma o nonna. Ma di sicuro sempre alla ricerca di qualcosa».
Con Bova vi conoscete dai tempi di un famoso spot televisivo di una compagnia telefonica. Siete una coppia affiatata.
«Si lavora davvero bene con Bova. Quando Miniero mi ha proposto questo testo meraviglioso e molto raffinato di cui mi sono innamorata, sono stata molto felice di sapere che lo spettacolo sarebbe stato con lui. Siamo così diversi ed è stata da subito una grande sfida da parte mia».
Teatro, televisione, cinema, spot televisivi. Qual è l’ambito che maggiormente le piace?
«In realtà mi piacciono tutti e non è il genere a fare la differenza. Io scelgo i progetti che mi diano l’opportunità di crescere personalmente e professionalmente e che mi permettano di far vedere delle sfumature che magari non erano ancora emerse in un precedente lavoro. In definitiva la molla che sempre mi spinge è la passione».
Il mese scorso la nostra provincia è stata colpita dalla tragedia dell’hotel Rigopiano. Vedendo quelle immagini che idea si era fatta sapendo di essere qui 4 settimane dopo?
«Sono sempre molto desiderosa di vedere e stare vicino alle persone perché sono una ragazza molto empatica, per questo do molta importanza al fatto di trasmettere la gioia e di abbracciare le persone che vedo, credo sia giusto e doveroso da parte mia essere così. Sapere di venire qui mi aveva allargato il cuore, ritenevo fosse un passaggio bello e importante».
Come si sente a essere una delle donne più invidiate d’Italia visto che lavora insieme a Bova?
«Credo che anche lui debba sentirsi tra i più invidiati… Io sono molto dalla parte delle donne, credo molto nel lavoro delle donne e ho sempre pensato che l’estetica sia un compendio, non un fondamento. Per questo in realtà sono contenta di stare insieme a Raoul per il lavoro che fa e non per il fatto che sia un bell’uomo».
Quanto è difficile tenere la scena e in piedi lo spettacolo essendo solo in 2 sul palco?
«È una bellissima sfida soprattutto quando il personaggio che interpreti è di grande carattere e personalità, molto in linea con quella che sono. Per me più è difficile il ruolo più sono felice».
Tornerà in televisione da Pippo Baudo al quale ha mandato un affettuoso video in una delle tappe del tour?
«Sì, ho mandato un messaggio a Pippone mio, credo che tornerò per pubblicizzare lo spettacolo e anche per presentare il mio primo romanzo che uscirà in primavera».
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