L’intellettuale Rita El Khayat, cittadina onoraria di Pescara da quasi 10 anni, nota a livello mondiale per il suo infaticabile impegno per i diritti umani e delle donne, 2 volte candidata al premio Nobel per la pace, è stata accolta da sindaco, giunta e consiglieri comunali, alla presenza di rappresentanti di associazioni e operatori culturali.
Psichiatra, giornalista, antropologa e scrittrice, voce di grande autorità nel mondo arabo, ha reso una bellissima testimonianza in Sala Giunta su diritti, cultura, cinema e democrazia, parlando del suo rapporto con la nostra regione e con Pescara, in particolare.
La El Khayat è stata co-fondatrice della Fondazione del Festival Internazionale del Film di Marrakech e sarà ospite della prima edizione dell’International Film Festival organizzato dall’associazione Polbert che si svolgerà a partire da oggi, 30 luglio fino al 1° agosto all’Aurum. Secondo la El Khayat, la cui presenza è dovuta al fatto che tiene molto a questo progetto, solo la cultura può salvare il mondo in quanto porta sensibilità, intelligenza e amore, creatori di una bellezza vitale per l’essere umano. La cultura crea economie e ricchezza, il cinema mobilita somme ingenti di denaro e nello stesso tempo tecniche e letterature complesse, ingloba e sostituisce tutti i fenomeni audiovisivi, è un linguaggio che parla a tutti.
«Vivendo in un paese che all’inizio del secolo scorso è passato dal 100 per cento di analfabetismo direttamente all’informatica», spiega la El Khayat,«mi rendo conto che nel mio mondo non leggono, ma chattano e scelgono cinema di successo, questo significa che la gente ha una cultura audiovisiva, comprese le donne che per il 65 per cento sono ancora analfabete. Per questo il cinema oggi è molto importante nel mondo, basti pensare a quello che è accaduto in India dove nel giro di soli 30 anni si è passati da film naif che costavano cifre ridicole a una superproduzione che può competere con la produzione hollywoodiana, quella di Bollywood. Oggi il secondo cinema mondiale si chiama Nollywood, è quello che arriva dalla Nigeria e che è parte del Festival che si apre a Pescara, ma è un cinema da affermare e da tutelare da fenomeni come la contraffazione. Il cinema marocchino è il più attivo di tutta l’Africa bianca con una media di 20 film all’anno, ma oggi è molto minacciato dal governo islamista marocchino che esige un cinema pulito, di parte e per un Paese che ha impiegato 50 anni a togliere la censura è una situazione delicatissima».
Qui di seguito, in dettaglio, il programma dell’International film Festival dal 30 luglio al 1 agosto 2015:
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