Domenica 2 agosto 2015, a partire dalle ore 19:00, nel piazzale antistante il Museo Michetti a Palazzo San Domenico in Francavilla al mare, sede della Fondazione, si terrà il 66° appuntamento con il Premio Michetti, importantissimo concorso di Arte italiana ed internazionale.
Durante la serata verranno inaugurate le seguenti rassegne :”Rivelazioni – Arte contemporanea dalle collezioni del Premio Michetti”, la mostra “Omaggio a Gaetano Memmo“, “Emilio Sobrero, percorso di un pittore tra Novecento e Post-impressionismo“, “Ex libris del primo Novecento“.
Verrà inoltre inaugurata la mostra del restauro del Patrimonio della Fondazione eseguito dagli allievi della Accademia di Belle Arti di L’Aquila, guidati dalla Prof.ssa Grazia De Cesare.
<<Alla vigilia del settantesimo anno di esistenza del Premio Michetti>>, afferma il presidente della Fondazione Michetti, Vincenzo Centorame, <<nato tra le rovine materiali di una Italia distrutta, in cui alcuni uomini, che vedevano lontano pensarono alla ricostruzione spirituale dell’Italia, questa edizione è molto interessante e varia anche per tutto quello che rappresenta. Il Premio Michetti supera l’indifferenza di tanti e lo fa con il sacrificio di uomini e donne di qualità e con il sostegno degli artisti. Abbiamo attinto anche ad una parte del nostro grande patrimonio, oltre a proporre idee originali che tutti potranno ammirare. Nell’assoluta libertà, che è sempre stato il prezzo pagato sulla via della coerenza e della serietà>>.
Sarà presentata da Carlo Fabrizio Carli la mostra dedicata a Gaetano Memmo (pittore chietino scomparso lo scorso anno e rappresentante degli artisti abruzzesi nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Michetti) che tramite le opere scelte offre un’ampia panoramica dell’attività del Maestro.
L’esposizione dedicata ad “Emilio Sobrero. Il percorso di un pittore tra Novecento e Posti Impressionismo”, invece, è a cura di Giovanbattista Benedicenti ed è dedicata all’artista torinese che ha svolto la sua attività tra gli anni venti e i cinquanta del Novecento.
Per quanto riguarda “Ex libris del primo novecento”, viene per la prima volta mostrata al pubblico la più importante collezione di ex-libris italiani dal primo Novecento di Giuseppe Cauti, sintesi degli stili dell’arte del Novecento che varia dal classico rinascimentale di Sartorio, Gagliardo, Cavallini, ai simbolismi surreali di Martini, al Decò di Rubino e all’espressionismo di Rognoni.
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