Una storia commovente quella di Vittorio Casale, un uomo di 94 anni la cui indimenticata fede per il proprio corpo d’arma, gli alpini, lo ha spinto nonostante la sua età ad intraprendere un lungo viaggio dall’Australia pur di presenziare al raduno de L’Aquila, avvenuto solo pochi giorni fa. L’uomo, emigrato nel 1955 da San Valentino in A.C., lasciò a casa la sua famiglia per partire alla volta di una nuova terra, dove ben presto dovette affrontare grosse difficoltà di ambientamento, vita sociale e lavorativa. Vittorio, originario di un quartiere agricolo chiamato oggi “Le Macchie” a San Valentino, fu costretto ad andar via dall’Italia perchè purtroppo non c’era nulla da fare dalle sue parti come in molte zone del centro sud del nostro Paese e quindi preferì mandar giù qualche rospo in terra straniera piuttosto che essere nullatenente.
Molto interessante l’esperienza dell’uomo come combattente: infatti a soli vent’anni, dopo un periodo di apprendistato e in seguito di insegnamento alle reclute a Sulmona e poi in Friuli, Vittorio fu mandato in guerra in Russia, dove, sulle rive del Don, si trovò di fronte al rischio di morire prima in combattimento e poi a causa del freddo. Fu in quell’occasione che un uomo, suo commilitone, chiamato Remigio Ficca e abruzzese come lui, lo trascinò di peso poichè le sue gambe erano completamente bloccate a causa del gelo e lo mise nel camion che portava via i superstiti salvandogli la vita. Per anni cercò di rintracciare il suo benefattore e grazie ad un tentativo fatto da sua nipote su Facebook, Vittorio riuscì a rintracciarlo riuscendo a tenersi in contatto con lui scrivendo delle lettere fino alla morte di Remigio, avvenuta qualche tempo fa. Attualmente Vittorio vive in Australia con i suoi tre figli, sei nipoti e undici pronipoti e gli auguriamo di tornare presto in Italia per l’ottava volta da quando è andato via, nel lontano 1955.