[Cronaca]

Terremoto, crollo e frana sul Gran Sasso: danni non enormi ma appello a non salire al Franchetti

Doppio aggiornamento per quanto riguarda il crollo e la frana registrati sul Gran Sasso nella notte in conseguenza del terremoto.
Subito dopo il sisma, intorno alle 4 di questa mattina, sulla pagina del Rifugio Franchetti 2433 mGran Sasso d’Italia su Facebook, era stata annunciata la notizia di un crollo dalla parete est del Corno Piccolo.

Notizia che, ovviamente ha fatto il giro del web insieme alle prime drammatiche informazioni provenienti dalla zona dell’epicentro.
Qualche ora dopo (intorno alle 8:30 di stamattina), però, sempre dalla stessa pagina sul social network, è stato pubblicato un importante aggiornamento, che ha in parte “ridimensionato” quanto annunciato nel primo post.
Questo un estratto del post pubblicato da Rifugio Franchetti 2433 m – Gran Sasso d’Italia:

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Proprio ora siamo tornati da una ispezione sul sentiero: non si è visto granchè perchè tuttora c’è nebbia molto fitta, ma la frana caduta dal Corno Piccolo non è enorme e non ha praticamente interessato nè il sentiero.
In ogni caso vi chiediamo di non salire al Franchetti oggi, almeno finchè non si aprirà la nebbia e potremo verificare cosa è successo e se vi sia ancora pericolo.
Oggi rimanete a casa, grazie.

Qualche minuto fa, intorno a mezzogiorno, la stessa pagina Facebook, grazie anche al diradarsi della nebbia, ha fornito ulteriori immagini e dettagli sulla situazione attuale.
Ecco l’ultimo post su quanto successo nella notte durante il terremoto:

La nebbia si è diradata e finalmente si vedono gli effetti della frana caduta nella notte dal Corno Piccolo e la sua entità:
sono crollati alcuni grossi massi dalla parte alta della “Via della Gola” sulla parete Est del Corno Piccolo, zona abitualmente soggetta a frane.
Da quel che si può immaginare la caduta di questi massi ha provocato lo scivolamento di altro detrito che si è mosso scivolando lungo il canale; parte del materiale è rimbalzato sul ghiaione sottostante, parte è rotolato verso valle e altro si è arrestato proprio alla base della cosidetta “Via dell’Immondezaio”, dove ora si vedono diversi blocchi appoggiati l’uno sull’altro.
Un evento sicuramente notevole ma non catastrofico, certamente di minor entità di quello provocato dal terremoto del 6 aprile 2009.
Purtroppo nella Valle del Tronto la scossa ha fatto ben altri danni, ben altri lutti. Un pensiero commosso a chi ha perso persone care, a chi non ha più la casa.

Michele Pacella

Giornalista

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