Numerose tartarughe si sono spiaggiate e sono morte in questa settimana sulle coste del mare Adriatico.
In particolare il fenomeno si è concentrato nelle giornate di giovedì 27 e venerdì 28 sulle coste dell’Abruzzo, delle Marche e su quelle romagnole.
Almeno una trentina di esemplari di Caretta caretta sarebbero stati trovati morti sulle spiagge.
Il vento e le correnti avrebbero sospinto gli animali a riva mentre, secondo gli esperti, all’origine della morte delle tartarughe ci sarebbero alcuni sistemi di pesca.
Un solo esemplare, tra quelli spiaggiati, è stato trovato ancora vivo.
La Caretta caretta, soccorsa, è stata poi trasportata al centro di recupero e riabilitazione “Luigi Cagnolaro” di Pescara, e i veterinari del Centro Studi Cetacei Onlus sarebbero riusciti a salvarle la vita nonostante le condizioni in cui è stata rinvenuta fossero inizialmente quasi disperate.
Lo spiaggiamento e la vera e propria moria di tartarughe delle scorse ore è stata considerata dagli esperti un evento da record, dato l’elevato numero di animali coinvolti in così poco tempo.
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