Spaccio di droga e una violenza sessuale, queste le scoperte fatte dai carabinieri a Montesilvano durante lunghe e approfondite indagini che hanno coinvolto e sgominato i componenti di una vera e propria banda di minorenni dediti allo spaccio di stupefacenti.
L’operazione, denominata “Baby Drugstore”, condotta dai militari della Compagnia di Montesilvano, è culminata ieri, lunedì 10 dicembre, con 5 giovanissimi indagati nelle cui abitazioni sono state effettuate delle perquisizioni domiciliari.
Per uno dei 5 giovani sono anche scattati gli arresti domiciliari su ordinanza del Gip.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre il giovane arrestato è indagato anche per reiterate minacce nei confronti di un coetaneo.
Stando a quanto sostenuto dai militari il giovane arrestato avrebbe minacciato e picchiato un coetaneo al fine di costringerlo a ritirare le dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo ai carabinieri durante le indagini, per indurlo a rendere una falsa testimonianza.
Le indagini sono partite nello scorso mese di marzo, epoca in cui tutti gli indagati erano ancora minorenni.
I carabinieri montesilvanesi sarebbero partiti dalla notizia di un ragazzo il quale avrebbe minacciato e maltrattato i propri genitori.
Il minorenne avrebbe compiuto tali azioni violente, in base a quanto scoperto dagli investigatori, al fine di ottenere denaro per acquistare dello stupefacente sia per uso personale che per la sua attività di spaccio.
Dall’arresto di quest’ultimo i militari, tramite approfondite indagini, sarebbero riusciti a ricostruire numerose cessioni di droga da parte del giovanissimo e di altri ragazzi del posto.
I militari avrebbero inoltre identificato diversi clienti coetanei della banda di indagati, i quali sarebbero stati segnalati alla Prefettura come assuntori e interrogati.
L’attivitrà di spaccio, in base a quanto emerso, si sarebbe svolta in qualsiasi luogo della città adriatica, in base al “bisogno”.
Nell’ambito delle stesse indagini, a giugno è scattato un secondo arresto in flagranza, con un giovanissimo trovato in possesso di 10 dosi di cocaina e 190 grammi di marijuana.
I militari avrebbero inoltre fatto risalire l’inizio dell’attività di spaccio almeno al gennaio del 2017, quando uno dei 5 indagati attuali è stato trovato in possesso di circa mezzo etto di marijuana e di una piccola quantità di hashish.
Nelle indagini nei confronti di uno degli indagati sarebbero inoltre emersi indizi di colpevolezza relativi a episodi di violenza sessuale aggravata nei confronti di una minorenne e, a settembre di quest’anno, nei confronti del giovanissimo è stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni dell’Aquila.
In seguito a quest’ultimo episodio il giovane sottoposto ai domiciliari ieri, avrebbe avviato una serie di minacce nei confronti di uno dei testimoni al fine di farlo ritrattare.
Grazie alle lunghe e approfondite indagini eseguite, i militari della Compagnia di Montesilvano avrebbero colpito un vero e proprio sodalizio di giovanissimi spacciatori, ricostruendo nei dettagli l’attività di spaccio messa in piedi dagli indagati sia in concorso tra loro che individualmente.
Nel corso delle attività svolte dai carabinieri sono stati inoltre sequestrati complessivamente 300 grammi di marijuana, 4 grammi di cocaina, e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Il tutto è poi culminato con le perquisizioni eseguite ieri, lunedì 10 dicembre.