Palazzine inagibili per motivi igienico sanitari e di sicurezza: queste le motivazioni con le quali è stato ordinato lo sgombero di due strutture a Montesilvano.
L’ordinanza, che riguarda le palazzine “Tillia” e “Viola” in via Ariosto, è stata firmata dal sindaco della città adriatica, Maragno, nella giornata di oggi, lunedì 21 novembre.
La decisione è stata presa in seguito ai controlli effettuati nelle scorse settimane da parte della polizia locale, dei carabinieri, della Asl e dei vigili del fuoco sullo stato di agibilità degli immobili.
Questi, in dettaglio, alcuni degli esiti dei sopralluoghi:
- rilevati in più punti distacchi di intonaco con esposizione dei ferri in armatura (vigili del fuoco);
- insalubrità causata dalla muffa, perdite d’acqua, sporcizia diffusa, rifiuti, impianti elettrici non a norma e condizioni igieniche tali da poter innescare possibili focolai di epidemie (Asl di Pescara).
Come spiegato dal primo cittadino, l’ordinanza di sgombero è stata emessa per “garantire la sicurezza dei residenti e di ripristinare il decoro dell’intera area”.
Alla luce di quanto contenuto nell’ordinanza, i proprietari degli appartamenti presenti nelle palazzine in questione non potranno né utilizzare né concedere in locazione ad altri gli immobili, in quanto inagibili.
Inoltre dovranno essere rimossi i rischi derivanti dalle parti pericolanti e i rifiuti presenti negli ambienti comuni del condominio.
I destinatari dell’ordinanza dovranno pertanto mettere in pratica, in seguito ad apposite attestazioni tecniche fornite, le relative opere di ripristino e di risanamento.