Multe per 124mila euro e 44 quintali di pesce sequestrato: questo, in estrema sintesi, il resoconto complessivo delle scoperte fatte dalla guardia costiera di Pescara nell’ambito dell’operazione denominata “Confine illegale”. L’operazione in questione è partita a fine novembre ed è ancora in corso a livello nazionale.
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A tal proposito i dati complessivi in Italia delle scopertte fatte dalla guardia costiera parlano di oltre 700 multe per un ammontare di 1,5 milioni di euro, e il sequestro di oltre 80 tonnellate di prodotti ittici, con 7 ordinanze di custodia cautelare.
Per quanto riguarda invece il territorio abruzzese, i controlli sono stati effettuati dagli uomini della Direzione Marittima di Pescara – 14° Centro di Controllo Area Pesca.
I controlli, circa 500, sono stati eseguiti in mare, nei punti di sbarco, nei mercati, nella grande distribuzione, in ristoranti e nelle pescherie. L’esito complessivo è stato di 60 multe per un totale di 124mila euro di sanzioni, e circa 44 quintali di prodotti ittici illegali.
Le principali violazioni riscontrate, come specificato dalla guardia costiera, hanno riguardato la mancanza di etichettatura o di documenti attestanti la tracciabilità del prodotto, oppure carenze nell’applicazione del pacchetto igiene e Haccp, oltre alla frode in commercio.
Nel Teramano è stata sequestrato e quindi sottratto alla vendita un quintale di pesce spada non dichiarato nei documenti di pesca e quindi non tracciabile. A Casalbordino, in provincia di Chieti, in una ditta è stato scoperto che l’etichettatura apposta sui sacchetti di vongole riportava una data di confezionamento successiva alla data del controllo. Alla luce di tale rinvenimento i militari hanno proceduto al sequestro di 1.640 chilogrammi di molluschi e al deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili per frode in commercio.
Un’altra scoperta è stata fatta all’altezza del casello dell’autostrada A25 Bussi-Popoli. Nascosti all’interno di due camion frigo sottoposti a controllo insieme alla polizia stradale di Pratola Peligna, sono stati rinvenuti circa 1.600 chilogrammi di vongole e lumachine di mare, insacchettate ed etichettate con date successive a quella del controllo. Anche in questo caso, oltre al sequestro del prodotto, 5 persone sono state deferite per frode in commercio.
Alla luce delle scoperte appena descritte, la Direzione Marittima fa sapere che:
“Queste condotte illecite sono finalizzate ad ingannare i consumatori, sempre più attenti a ciò che acquistano ed informati sulle corrette modalità di vendita, inducendoli a comperare un prodotto non fresco alterando le date di confezionamento e configurano un grave illecito, potenzialmente molto pericoloso per il consumo umano”
Le attività e i controlli della polizia marittima proseguiranno anche nei prossimi giorni e durante tutto il periodo dei preparativi per i festeggiamenti di fine anno.