«Scuolabus fatiscenti e pericolosi», la denuncia dei genitori dell’area Vestina

Scuolabus fatiscenti, malfunzionanti, con porte che resterebbero aperte durante il trasporto, ma anche mezzi trovati privi di assicurazione, con pneumatici non a norma e libretti di circolazione non in regola. Questo lo scenario, non proprio rassicurante, che denunciano, in una lettera aperta, i genitori di bambini e ragazzi che usufruiscono del servizio nei comuni di Picciano, Pianella, Collecorvino e Cepagatti.

I genitori, che si sentono abbandonati anche dall’opinione pubblica, segnalano inoltre come alcuni mezzi avrebbero subìto, di recente, un fermo amministrativo: nello specifico si tratta di uno degli scuolabus del Comune di Picciano e di un mezzo che trasportava i ragazzi disabili per il Comune di Cepagatti. Il servizio scuolabus verrebbe dato in affidamento sempre alla stessa ditta, l’Antares di Collecorvino che in una nota replica alle accuse.

Questi problemi andrebbero avanti dallo scorso marzo, mancano anche il riscaldamento e i mezzi viaggerebbero con i finestrini aperti per evitare che i vetri si appannino. Inoltre pioverebbe anche all’interno degli scuolabus. Tutte le situazioni sono state anche fatte notare anche agli autisti che hanno segnalato alla ditta.

Inoltre a Cepagatti ci sarebbero dei mezzi comunali fermi nel deposito, e per i genitori «non si capisce come mai i soldi pubblici vengano spesi per dare in appalto un servizio con mezzi non a norma di una ditta esterna. Non sarebbe meglio mettere a disposizione i propri mezzi e fare assumere eventualmente gli autisti da cooperative esterne come avviene ad esempio nel Comune di Rosciano?».

Infine i genitori chiedono «un maggiore controllo da parte dei Comuni e delle forze dell’ordine, onde evitare tragedie per cui nessuno pagherà i danni e dove ditta e istituzioni, faranno a scaricabarile dicendo di non saperne nulla, proprio com’è successo nel Comune di Picciano e Cepagatti, dove tutti vedono e sanno ma fino al fermo amministrativo hanno fatto finta di non sapere nulla. I genitori chiedono chiarezza e mezzi a norma senza aspettare che succeda l’irreparabile prima di intervenire». Il timore è anche che il servizio possa essere sospeso e i bambini rischiano di rimanere a piedi.