Armato di fucile, si sarebbe barricato in casa minacciando parenti e presenti: questo l’episodio avvenuto in Abruzzo nella giornata del 7 gennaio, e che ha avuto come protagonista un anziano.
La vicenda ha avuto luogo in provincia di Teramo, a Bellante, in una casa del centro cittadino domenica scorsa, e ha portato alla denuncia di un 80enne del posto per minacce aggravate.
Stando alle ricostruzioni sull’accaduto l’anziano, come spiegato dai carabinieri della Stazione di Bellante “in evidente stato confusionale ed emotivamente provato”, avrebbe minacciato la nipote 43enne imbracciando un fucile (legalmente detenuto).
Dopo aver cacciato la donna di casa, l’80enne si sarebbe barricato nell’abitazione, impedendo l’accesso ai parenti e alle altre persone intervenute.
Gli stessi familiari dell’uomo, preoccupati, avrebbero pertanto lanciato l’allarme e sul posto sarebbero immediatamente giunti i militari agli ordini del comandante della locale Stazione, il luogotenente Osvaldo Litterio.
Gli uomini dell’Arma intervenuti nei pressi dell’abitazione, avrebbero avviato una trattativa con l’anziano e, dopo averlo tranquillizzato, e utilizzando tutte le cautele necessarie data la situazione, sarebbero riusciti a farlo desistere e a convincerlo a deporre il fucile.
Sul posto sarebbero giunti anche i sanitari del 118, i quali avrebbero preso in cura l’uomo prima del trasferimento nell’ospedale civile di Sant’Omero.
L’ottantenne sarebbe stato poi ricoverato in osservazione nel nosocomio della cittadina del Teramano.
Il protagonista della vicenda è stato poi identificato e deferito in stato di libertà per minacce aggravate, mentre i militari hanno provveduto anche al ritiro cautelativo di tre fucili da caccia di varie marche e modelli e di 15 cartucce, regolarmente detenuti.