Il Tar (tribunale amministrativo regionale) Abruzzo ha respinto i ricorsi che erano stati presentati dai Comuni di Penne e Popoli contro il declassamento dei 2 ospedali cittadini con i decreti commissariali di riordino della rete ospedaliera.
A farlo sapere è l’assessore regionale alla Sanità e Programmazione Sanitaria Silvio Paolucci che dichiara: «Finalmente è stata ristabilita la verità dei fatti e scritta la parola fine su tre anni di polemiche strumentali, senza alcun fondamento, che agitavano le spettro di tagli che non ci sono mai stati».
«È una sentenza discutibile sul piano giuridico perché i giudici amministrativi non hanno tenuto conto, ad esempio, di alcuni rilievi fondamentali sollevati nel nostro ricorso», dice il sindaco di Penne Mario Semproni, «nei prossimi giorni valuteremo se appellarci alla sentenza del Tar dell’Aquila. Rimane singolare come il governo regionale possa esultare per una sentenza che, nel merito, declassa l’ospedale San Massimo e sopprime il diritto alla salute di un territorio già fortemente penalizzato dagli ultimi eventi calamitosi di gennaio, dall’assenza di infrastrutture viarie e dalla crisi economica. È paradossale, poi, come nella provincia di Pescara abbiamo più assessori regionali che dovrebbero di sanità, ovvero tre, che ospedali funzionanti».