La Rete Consumatori Italia (Assoutenti– Codici–Casa del Consumatore) lancia lo sportello “Voglio Papà” con il quale, oltre ad offrire assistenza, intende avviare una stagione processuale a difesa di un’applicazione corretta del principio etico-legale di bi-genitorialità. Il motivo alla base di tale scelta è l’alta percentuale, secondo l’Istat, in Italia, di matrimoni (ben 10 su 3) che terminano con una separazione.
La questione, però, non si basa solo sui numeri, ma sui drammi vissuti dalle famiglie spezzate: spesso e volentieri l’incomunicabilità porta i coniugi a stare lontani e a trovare due tetti distinti e i costi di tale operazione non sono bassi per cui, a farne le spese sono soprattutto gli uomini, considerato che in caso di figli minori persiste un approccio culturale decisamente antico che pone la madre quale fulcro del processo genitoriale.
La bi-genitorialità è attualmente una pura affermazione di principio quasi completamente inapplicata che non gode di sufficienti tutele per ciò che concerne il legittimo diritto dei figli a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori.
Essendo i processi delle cause di separazione piuttosto lenti, ne consegue l’accentuarsi dei dissapori che lasciano il segno sia nei minori che negli adulti. I magistrati, spesso sono eccessivamente prudenti nell’assumere decisioni e l’attendere a lungo fra un’udienza e l’altra permette ai genitori di lanciare accuse di violenza o infamie completamente infondate per allontanare i figli dall’altro genitore che ne esce infangato.
Qui di seguito, in dettaglio, gli ultimi dati Istat, aggiornati al 2012, riguardanti l’affidamento dei figli in caso di separazione nella Regione Abruzzo:
«Gli ex coniugi spesso intentano un gioco al massacro senza esclusione di colpi», spiegano Ivano Giacomelli (segretario nazionale Codici), Furio Truzzi (presidente Assoutenti) e Giovanni Ferrari (Casa del Consumatore), «ma in Italia mancano sanzioni efficaci contro coloro che rovinano la reputazione tramite calunnie. La nostra associazione tramite la campagna Voglio papà vuole evidenziare questi temi e dare assistenza a coloro che si ritengono le vittime. Sono già partite due cause pilota sul Tribunale di Roma e altre ne seguiranno in altri Fori, in cui verrà richiesto il risarcimento del danno endofamiliare, vale a dire per le sofferenze psicofisiche subite dal genitore perché il figlio o la figlia lo rifiutano».
Tramite gli sportelli della Rete, messi a disposizione dalle associazioni dei consumatori sarà possibile dare assistenza a tutti quei genitori vittime della sindrome di alienazione parentale, al fine di promuovere l’ affermazione di un principio di giustizia fondamentale.
Per ricevere maggiori informazioni, lo sportello regionale di Codici Abruzzo si trova in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 15 Pescara oppure è possibile telefonare o inviare fax o mail ai seguenti numeri:
Tel. 0865/77211
Fax 085/77211
Email: codici.abruzzo@codici.org
È inoltre possibile contattare lo sportello di Codici Nazionale attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 13:30 alle 18:30 al seguente numero: 06/5571996.
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