Aereo con gomma bucata all’aeroporto di Pescara provoca la cancellazione del volo Pescara–Milano di Alitalia.
Questo quanto avvenuto all’aeroporto d’Abruzzo oggi, sabato 8 aprile.
Ad annunciare il disguido avvenuto nello scalo pescarese, Armando Foschi di “Pescara Mi Piace”, che sottolinea come, alle 8:14 di questa mattina, si è resa necessaria la cancellazione del volo per Milano a causa di una gomma del carrello bucata.
Secondo Foschi, la Saga ha dovuto “trasferire in pullman la maggior parte dei 67 passeggeri imbarcati, e attendere addirittura il primo pomeriggio per l’arrivo di un tecnico-meccanico, capace di sostituire la gomma a terra, non avendo la disponibilità di manodopera adeguata sul posto, e far ridecollare il mezzo”.
La problematica ha riguardato il volo Alitalia AZ 1242 da Pescara diretto a Milano Linate, sul quale avrebbero dovuto viaggiare 67 passeggeri (su 110 posti disponibili), e ai quali, dopo la cancellazione del volo, sarebbe stato proposto il rimborso del biglietto o il trasferimento a Milano in autobus.
Il commento dell’esponente di Pescara Mi Piace sulla vicenda è il seguente:
“La cosa grave è che non ci fosse personale tecnico presente a Pescara e capace di provvedere alla sostituzione della gomma, ma che si debba attendere addirittura il pomeriggio affinchè un meccanico arrivi da Roma per provvedere alla sostituzione, una responsabilità che, certamente, fa capo alla compagnia di bandiera Alitalia, ma che comunque non esonera la Saga dall’ennesima figuraccia nei confronti del sistema aeroportuale nazionale e, soprattutto, degli utenti. Nel 2017 è assurdo pensare che una società cancelli un volo non per chissà quale guasto o emergenza meccanica, ma perché non dispone di un tecnico capace di cambiare una gomma bucata al carrello di un aereo, assumendosene, ovviamente, la responsabilità. Ciò testimonia la scarsa considerazione nella quale è tenuta Pescara dalla stessa compagnia di bandiera, merito, evidentemente, dei rapporti instaurati dall’attuale governance della Saga che non riesce nemmeno a garantire la tutela dell’immagine del nostro scalo, una società che si preoccupa di vendere biglietti per i voli estivi, ma non riesce nemmeno a garantire le attività ordinarie”.