In soli 3 giorni il tratto di mare antistante la zona di via Balilla è tornato pulito e balneabile, almeno stando alle analisi suppletive eseguite dall’Arta sabato 1 agosto.
I nuovi risultati ribaltano completamente quelli del 29 luglio (analisi sempre eseguite dall’Arta, l’agenzia regionale di tutela ambientale): in sostanza mercoledì 29 luglio nel tratto di mare antistante via Balilla erano stati registrati valori di enterococchi ed escherichia coli (i batteri fecali) rispettivamente di 3 e 4 volte superiori a quelli consentiti dalla legge. Infatti gli enterococchi erano a 660 a fronte di un limite di 200 e gli escherichia coli erano a 2005 contro un valore limite di 500.
Le nuove analisi effettuate dall’Arta e trasmesse al Comune vedono entrambi i valori crollare: gli enterococchi scendono a 3 e gli escherichia coli a 75. In pratica valori adesso molto al di sotto di quelli stabiliti dalla legge. Lo scenario è cambiato totalmente in soli 3 giorni. I dati sono consultabili cliccando QUESTO LINK.
Secondo le analisi dell’Arta il mare ora è balneabile senza alcun tipo di pericolo. È pur vero però che tra la cittadinanza sono diversi i casi di gastroenteriti e di problemi alle pelle dopo il bagno al mare, casi che hanno colpito principalmente i bambini, come uno di 4 anni che ha subito una grave forma di impetigine con bolle e pus sulla schiena.
Nei giorni scorsi inoltre l’associazione Pescara Mi Piace aveva denunciato lo sversamento in mare dei liquami, ovvero delle feci, a seguito della rottura della condotta fognaria di via Raiale. Il Comitato No Rifiuti invece chiedeva l’intervento della magistratura per la presenza dei batteri nel mare.
Queste le parole del vice sindaco di Pescara Enzo Del Vecchio:
«Da sempre abbiamo posto la massima attenzione sia alla tutela della salute dei cittadini, che a quelli che possono essere gli aspetti legati al turismo estivo e balneare della nostra città. Le due cose, strettamente connesse, sono state sottoposte ad una puntuale e rigorosa attenzione con naturale preminenza del primo aspetto rispetto al secondo. Il rapporto dell’Arta è pervenuto al Comune nella giornata di venerdì 31, il giorno successivo, siamo al 1 agosto, dunque a 3 giorni dalla rottura, l’Arta ha proceduto a un ulteriore prelievo da sottoporre ad analisi per capire come evolveva la situazione. Il dato del primo agosto è pervenuto oggi all’amministrazione e l’esito, allegato alla presente, afferma l’assoluta conformità delle acque alla balneazione e i valori riscontrati risultano molto al di sotto della norma. È di tutta evidenza quindi che non si possono trattare argomenti così delicati con il solo cipiglio della polemica politica, perché farlo rappresenta un grave gesto di irresponsabilità, in quanto provoca allarme che genera il panico nella cittadinanza, peraltro, mettendo il relazione i casi di dermatite occorsi ad alcuni bambini, senza specificare dove, come e quando e soprattutto su quali riscontri scientifici. Noi non sottovalutiamo, né lo faremo in futuro una situazione di tale importanza per la comunità qual è ogni possibile criticità delle acque di balneazione, che riguarda l’interesse generale sia in termini di salute pubblica che per i risvolti turistici ed economici correlati».
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